Chemioterapia, nuova frontiera nella lotta ai tumori

VEB

Per fortuna i dati parlano chiaro: negli ultimi anni sempre più persone riescono a sopravvivere ai tumori, a patologie che solamente una manciata di manciata di anni fa venivano considerate incurabili.

Questo è merito certamente di una ricerca scientifica e di cure sempre più all’avanguardia, che permettono alla malattia di regredire fino alla completa guarigione. Certo, vi sono forme più aggressive che ancora oggi condannano alla morte, ma una speranza arriva da una tecnologia appena messa a punto dai ricercatori di Toronto.

La nuova tecnica per la lotta ai tumori realizzata presso il Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto, in Canada, permette di far arrivare i farmaci chemioterapici direttamente al cervello superando la barriera emato-encefalica in maniera non invasiva.

A darne notizia è la BBC, che riporta come i medici abbiano iniettato delle micro-bolle piene di gas nel circolo sanguigno, per oltrepassare la barriera encefalica. Dopo di che, per mezzo di un fascio di ultrasuoni indirizzato al cranio della paziente, hanno fatto vibrare le microbolle per poi spingerle insieme ai farmaci chemioterapici nella direzione voluta. Dopo questo primo test, in un prossimo triali saranno da 6 a 10 i pazienti che saranno sottoposti alla stessa procedura.

Unica nota dolente risiede nel fatto che non è ancora noto se la nuova chemioterapia possa avere degli effetti collaterali e quindi i ricercatori dovranno provvedere a compiere ulteriori studi per appurare questo aspetto.

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