Nelle scorse ore, a Londra, sono stati presentati i dati di una ricerca condotta sulla popolazione cinese e l’allarme che ne scaturisce è veramente grave: il vizio del fumo è talmente diffuso che tra pochi anni un giovane ogni tre morirà per cause legate direttamente al proprio vizio.
Lo studio è stato condotto in modo congiunto dall’Università di Oxford, dall’Accademia Cinese di Scienze Sociali e dal Centro per il Controllo delle Malattie cinese, ed ha mostrato che due terzi dei giovani uomini cinesi cominciano a fumare prima di aver raggiunto i venti anni, e che la metà di questi morirà per complicazioni derivate dal fumo a meno che non smetta di fumare.
La ricerca è stata portata avanti due volte, a 15 anni di distanza, ed ha coinvolto centinaia di migliaia di persone, arrivando a determinare che nel 2010 sono morte per malattie derivate dal fumo 1 milione di persone, mentre la proiezione per il 2030 è di 2 milioni di persone se le abitudini rispetto al consumo di tabacco non saranno modificate.
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Il 68% dei fumatori è di sesso maschile, ma non per questo le donne rischiano meno, essendo fortemente esposte al fumo passivo.
Ricordiamo inoltre che la Cina è il primo produttore e il primo consumatore mondiale di tabacco, il vizio assicura il 7% delle entrate fiscali di Stato.
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