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Co-pilota confonde la destra con la sinistra e l’aereo va in fiamme

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Un incidente che ha del surreale si è verificato all’aeroporto di Gatwick, nel Regno Unito, dove un volo della British Airways diretto a Vancouver, in Canada, è stato bruscamente interrotto sulla pista a causa di un errore umano. Il copilota, secondo quanto riportato dal rapporto ufficiale dell’Air Accidents Investigation Branch (AAIB), ha confuso la sinistra con la destra al momento cruciale del decollo, causando il surriscaldamento dei freni e un principio d’incendio al carrello d’atterraggio.

Co-pilota confonde la destra con la sinistra e aereo va in fiamme

Panico sulla pista: aereo bloccato, 23 voli cancellati

L’episodio si è consumato in pochi minuti, ma ha avuto ripercussioni operative significative: la pista è rimasta chiusa per 50 minuti, causando la cancellazione di 23 decolli e ritardi a catena in tutto l’aeroporto del West Sussex. L’aereo trasportava 334 passeggeri e 13 membri dell’equipaggio, ma nessuno è rimasto ferito, grazie alla prontezza del personale a bordo e all’intervento immediato dei vigili del fuoco aeroportuali, che hanno spento le fiamme nel carrello destro.


L’errore che ha innescato l’incidente

Secondo il rapporto dell’AAIB, tutto è iniziato quando il copilota ha “inavvertitamente” azionato una leva verso sinistra invece che verso destra, riducendo la potenza nel momento in cui il capitano stava ordinando l’avvio della salita. Rendendosi conto dell’errore, il copilota ha tentato una riaccelerazione improvvisa, ma è stato necessario abbandonare il decollo. L’aereo si è arrestato a poca distanza dalla fine della pista, evitando per poco un esito ben più grave.

La compagnia ha confermato che si è trattato di una manovra di emergenza ben gestita e ha dichiarato: «La sicurezza è sempre la nostra priorità assoluta e i nostri piloti hanno portato l’aereo a un arresto sicuro» (BBC News).


Un pilota esperto, un errore inspiegabile

Il copilota coinvolto aveva oltre 6.100 ore di volo e, come riporta il Guardian, è rimasto sorpreso dall’errore commesso, senza riuscire a fornire una spiegazione chiara. Il suo ultimo volo risaliva a due settimane prima dell’incidente, dettaglio che solleva interrogativi sul ruolo dell’abitudine operativa e del carico cognitivo in cabina.


Le misure correttive di British Airways

L’incidente ha spinto British Airways a rafforzare le linee guida sulla sicurezza operativa. Solo quattro giorni prima dell’episodio, la compagnia aveva diffuso un avviso interno per incoraggiare i piloti a “fermarsi e riflettere prima di agire”. Dopo il caso Gatwick, è stata creata una nuova sezione nei materiali informativi pre-volo chiamata “problematiche di sicurezza”, mentre nei simulatori di volo sono stati introdotti scenari di errore umano per aumentare la preparazione in situazioni critiche.


Conclusione

L’incidente di Gatwick dimostra che anche piloti esperti possono commettere errori apparentemente banali, con conseguenze potenzialmente gravi. In un settore dove la sicurezza dipende anche dalla precisione millimetrica delle azioni umane, episodi come questo evidenziano l’importanza di formazione continua, concentrazione e processi di verifica. Come sottolinea l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA), «l’errore umano è inevitabile, ma può essere gestito attraverso la cultura della sicurezza e la consapevolezza situazionale».

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