Cristo velato Cappella Sansevero e Cristo svelato al Real Manso

VEB

La statua del Cristo svelato o luce nascosta è visitabile presso la Cappella del Real Monte Manso in Via Nilo 34, Napoli.

L’opera di Giuseppe Corcione, artista napoletano, si trova al terzo piano dello stesso palazzo dove è visitabile la Cappella Sansevero. Qui è fruibile la statua del Cristo velato, opera realizzata da Giuseppe Sanmartino, 1753.

Raimondo di Sangro lo incaricò di realizzare “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”.

Il Cristo velato è al centro della navata della Cappella Sansevero, luogo magico e affascinante di Napoli. Si vedono sotto il velo, la vena gonfia sulla fronte, le mani ed i piedi con i chiodi. Tutto reso più intenso proprio dalla copertura dello stesso.

È visitabile presso il Real Monte Manso della Scala, nella chiesa costruita sopra la Cappella Sansevero, la statua del Cristo svelato.

Fondata nel lontano 1608 per volere del Marchese di Villa, Giovan Battista Manso di Scala. La Cappella Sansevero fu acquisita dal Principe Raimondo de Sangro, i Padri Gesuiti scelsero la chiesa proprio sulla Chiesa.

Il Marchese de Sangro noto alchimista, e committente dell’opera, è circondato da mille leggende, tra cui la leggenda del velo che ricopre la statua di marmo. Un unico blocco di pietra ha permesso la realizzazione dell’effetto sudario e le trasparente nette del velo stesso. Ma la leggenda del velo non realizzato con principi alchemici, resiste e continua ad attirare turisti da qualsiasi parte del mondo. La statua è frutto dello scalpello dell’artista napoletano, Giuseppe Sanmartino.

Oltre al celebre Cristo velato, all’interno della Cappella, si possono visitare le Macchine anatomiche ed il Disinganno.

L’inaugurazione della statua è avvenuta il 7 giugno 2011.

“Cristo svelato” 7 giugno 2011.

Il Centro Storico della Città evidenzia ancora oggi, con chiarezza e con una singolarità unica tra le città dell’Europa tutta, la strutturazione in “insulae”: agglomerati urbani omogenei e caratterizzati da un unico motivo fondativo e funzionale che oggi vengono detti “isolati”. L’insula del Monte Manso di Scala raccoglie nel suo perimetro la Cappella Sansevero e questa costituisce la parte  più  preziosa  dell’isolato,   nell’angolo  sul  quale  essa  si sviluppa  affacciandosi  sulla  grande  e  incommensurabilmente importante insula domenicana di San Domenico Maggiore. Sulla precisa verticale della Cappella Sansevero, la Fondazione Monte Manso ha la sua Cappella, preziosa e ricchissima testimonianza dell’arte sacra dei secoli XVII e XVIII. Ecco il motivo della committenza del Governo di Monte Manso che affida ad un giovane scultore contemporaneo, Giuseppe Corcione, la realizzazione di un “Cristo svelato”: nella Cappella Sansevero il Cristo è “velato”. L’anello di congiunzione tra i due splendidi monumenti,  è nella figura del Cristo, velato e disvelato che guardato con lo sguardo dell’arte riesce sempre a comunicare emozioni e domande profonde.” Monsignor Vincenzo de Gregorio. Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.

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