Depressione, patologia invalidante possibile richiedere Legge 104

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Per anni considerato male oscuro, difficile da diagnosticare e da curare, sottovalutato da medici, famiglia ed amici, da tempo ormai la depressione è considerata una patologia a tutti gli effetti.

Si tratta un disturbo dell’umore molto serio e diffuso, tanto che  ne soffre circa il 15% della popolazione ed i numeri sono destinai a crescere.

Il boom della depressione, come già segnalato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), arriverà infatti nel prossimo decennio fino a diventare nel 2030 la prima causa al mondo di giornate di lavoro perse per disabilità, superando il primato storico delle malattie cardiovascolari.

Quella che comunemente viene conosciuta come «depressione» è chiamata anche «disturbo depressivo maggiore» (Mdd -Major depressive disorder) e condiziona, oltre allo stato d’animo e di salute del soggetto, anche la sua vita familiare e sociale.

La depressione è caratterizzata da sono un umore depresso e/o una diminuzione di interesse e/o piacere per le attività quotidiane (tra cui anche diminuzione del desiderio sessuale). Generalmente insorgono emozioni di tristezza profonda e continua, disperazione, apprensione, rabbia, apatia. La persona si sente emotivamente labile con facilità al pianto, emergono pensieri di autosvalutazione e colpa, pessimismo, pensieri negativi e calo di autostima; nella depressione possono essere presenti anche pensieri di morte, impotenza e ideazione/pianificazione suicidaria.

A livello cognitivo  generalmente è presente una ricorrente ruminazione e/o rimuginio. Inoltre anche la diminuzione o l’aumento di peso corporeo e dell’appetito, così come ipersonnia o insonnia sono sintomi che possono insorgere in un quadro di depressione.

Chi soffre di depressione oggi può persino richiedere l’applicazione della legge 104, vedendo riconosciuta così la propria invalidità.

Il disturbo depressivo maggiore, qualora certificato da un’apposita commissione medica, rientra infatti fra le malattie che possono influenzare in modo negativo sia la vita sociale e lavorativa, sia lo stato di salute complessivo.

Depressione, patologia invalidante possibile richiedere Legge 104

Depressione patologia invalidante possibile richiedere Legge 104

Nei casi più gravi – quelli che comportano un vero e proprio handicap con conseguente riduzione della capacità lavorativa – con accertata invalidità e non autosufficienza, è quindi possibile richiedere la 104 per depressione.

In particolare, per quanto riguarda i casi più frequenti, relativamente alle patologie depressive, le tabelle relative alle percentuali d’invalidità riconoscibile indicano i seguenti importi: (Sindrome depressiva endoreattiva lieve: 10%; media: 25%; grave: dal 31% al 40%); (Sindrome depressiva endogena lieve: 30%; media: dal 41% al 50%; grave: dal 71% all’80%); (Nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità: dal 21% al 30%); (Nevrosi fobico ossessiva lieve: 15%; grave: dal 41% al 50%); ( Nevrosi ansiosa: 15%); (Psicosi ossessiva: dal 71% all’80%).

Al lavoratore depresso a cui viene riconosciuta la depressione come handicap in situazione di gravità, spetta di diritto ogni tipo di beneficio come ad esempio: i permessi retribuiti mensili (diritto di assentarsi per 3 giornate al mese), scelta della sede di lavoro, rifiuto al trasferimento, agevolazioni fiscali.

Similmente a come accade per le altre patologie invalidanti, dopo che il medico curante avrà valutato lo stato depressivo del paziente, verrà emesso un certificato medico introduttivo con l’eventuale indicazione dell’invalidità riscontrata e dell’handicap, poi trasmesso telematicamente all’Inps.

Allegando il numero di protocollo del certificato, la domanda dovrà essere inviata all’Inps attraverso il servizio, accessibile dal sito Web dell’istituto, ‘Domanda di invalidità. Se non fosse possibile accedervi via internet, la domanda potrà essere inviata anche tramite patronato o Contact Center.

Una volta compilata e inviata la domanda correttamente, l’Inps fisserà un appuntamento con la commissione medica Asl per l’accertamento dell’handicap. Se il richiedente non sarà in grado di recarsi alla visita, sarà possibile richiedere anche una valutazione direttamente al proprio domicilio.

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