Dieta del sonno, si mangia meglio se si dorme di più

VEB

Sappiamo bene che il periodo delle festività natalizie sono state ormai archiviate ma è proprio in questo periodo, gennaio, che i nodi vengono al pettine, molti di noi sono costretti ad una dieta forzata, ma spesso la dieta è legata anche, e soprattutto, ad una nostra condizione psicologica ed è per questo che parte integrante del nostro ciclo vitale, ovvero il sonno, diventa fondamentale anche per la nostra dieta, dunque mangiare bene, o per meglio dire mangiare meglio, è legato anche al dormire bene.

Se, infatti, ci sono stati tanti che sono stati capaci di non esagerare e di continuare a fare movimento, mettendo su al massimo qualche etto, ci sono altrettanti che si sono abbandonati senza remore a cene, pranzi, aperitivi, e chi più ne ha più ne metta, ed ora i kg accumulati sono diversi.

Il consiglio migliore, naturalmente, è sempre quello di rivolgersi a un bravo nutrizionista o dietologo, per poter ottenere la propria dieta fatta su misura, calibrata sulle proprie esigenze e le proprie patologie, ma in rete abbondano comunque le diete che promettono una perdita di peso non indifferente, e per di più con pochi sacrifici e in pochissimo tempo.

Tra la dieta detox e quella del riso, trova spazio anche quella del sonno, e non è tra le più strane e squilibrate.

Questa infatti non è una nuova dieta proveniente da paesi stranieri, né ha un protocollo specifico, ma è il semplice risultato di deduzioni scientificamente provate.

Sono moltissimi gli studi fatti in questo campo e i risultati sono tutti concordi. Monitorando il sonno dei partecipanti – tutti adulti e in buone condizioni fisiche – è emerso che chi dorme regolarmente un numero di ore maggiore – si intende circa dalle 8 alle 9 ore – riporta un Indice di Massa Corporea più basso (a parità di peso ed altezza) rispetto a chi dorme in media dalle 5 alle 7 ore per notte. Chi dorme di più dimagrisce, dunque, più facilmente e più facilmente rientra nella categoria “Normopeso” dell’IMC (o BMI: Body Mass Index).

I problemi o meglio gli effetti del sonno sul metabolismo e soprattutto sul sovrappeso sono stati illustrati dalla dottoressa Wendy Hall e dai colleghi del dipartimento di scienze nutrizionali del Kings College di Londra, i quali pare hanno appunto condotto uno studio dove hanno testato come un semplice intervento possa aumentare la durata del sonno in un gruppo di adulti.

Dieta del sonno: dormire di più aiuta a mangiare meglio

Dieta del sonno dormire di piu aiuta a mangiare meglio

Nello specifico i ricercatori hanno effettuato lo studio su un campione di 21 persone, tutte in buona salute ai quali sono state fornite delle indicazioni su come aumentare circa 45 minuti di sonno. Durante questa sessione, al gruppo di estensione sono stati forniti almeno 4 suggerimenti per poter allungare il loro tempo di dormita, comprese le informazioni sulla riduzione dell’ assunzione di caffeina e anche su Come rilassarsi.

Per 7 giorni i partecipanti hanno monitorato il loro sonno e appuntato tutto su un diario. Inoltre pare che tutti indossassero un sensore che permettesse di monitorare il movimento e di rilevare quanto tempo i partecipanti dormissero e quanto invece tempo trascorrevano nel letto prima di addormentarsi. Contemporaneamente, sarebbero stati anche monitorati l’alimentazione e di conseguenza l’apporto nutrizionale.

I risultati sono stati i seguenti ovvero che l’83% del gruppo di estensione del sonno aveva aumentato il tempo trascorso a letto, di cui circa la metà aveva anche aumentato la durata del sonno di 52-90 minuti.

E’ inoltre emerso che tutti quei soggetti che erano riusciti in un qualche modo ad aumentare il tempo di sonno, hanno riferito di aver assunto 10 grammi in meno di zucchero e meno carboidrati durante il giorno.

Haya Al Khatib, principale ricercatrice dello studio, ha quindi commentato: “La durata e la qualità del sonno è un’area di crescente preoccupazione per la salute pubblica ed è stata collegata come un fattore rischio per varie condizioni. Noi abbiamo dimostrato che le abitudini relative al sonno possono essere cambiate abbastanza facilmente negli adulti in salute utilizzando un approccio personalizzato. I nostri risultati suggeriscono anche che aumentare il tempo a letto di un’ora o più può portare a scelte alimentari più salutari. Questo rafforza il collegamento tra un sonno breve e una dieta di scarsa qualità che è già stato osservato in studi precedenti. Speriamo di continuare ad analizzare questi risultati in studi a lungo termine, soprattutto nelle popolazioni a rischio di obesità o malattie cardiovascolari”.

In conclusione, dormire e mangiare vivono di pari passo: non si tratta di uno dei tanti luoghi comuni, dato che è stato suffragato scientificamente, in questo caso dai ricercatori di Londra.

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