Una donna in Cina ha riportato una frattura ossea semplicemente girandosi nel letto. Il motivo? Una grave carenza di vitamina D, legata all’uso eccessivo di crema solare e all’evitamento quasi totale della luce solare.

Il caso clinico che fa riflettere: una frattura nel sonno
A Chengdu, presso l’Ospedale di Medicina Tradizionale XinDu, i medici hanno documentato un caso raro ma emblematico: una donna di 48 anni ha subito la frattura di un osso girandosi nel letto.
Secondo il dottor Long Shuang, il quadro clinico ha rivelato una grave osteoporosi legata a livelli estremamente bassi di vitamina D. La paziente, da anni, evitava sistematicamente la luce solare e applicava la protezione solare anche durante brevi uscite, sin dalla giovane età.
“Le sue abitudini di vita hanno portato a una progressiva demineralizzazione ossea”, ha dichiarato Shuang ai media locali. Il suo caso è oggi uno dei più discussi in Cina, dove la ricerca della pelle chiara spinge molte donne a evitare il sole quasi completamente.
Il ruolo vitale della vitamina D per le ossa
La vitamina D è essenziale per l’assorbimento del calcio e la salute scheletrica. Senza un’adeguata esposizione al sole, la sintesi di vitamina D nella pelle si riduce drasticamente. Questo compromette la densità ossea, aumentando il rischio di fratture, anche in assenza di traumi significativi.
Come sottolinea il National Institutes of Health (NIH), circa l’80–90% della vitamina D presente nell’organismo proviene dall’esposizione alla luce solare (NIH.gov).
I rischi dell’uso eccessivo di creme solari
Sebbene le protezioni solari siano fondamentali per prevenire i danni da raggi UV e il rischio di melanoma, l’abuso può avere effetti collaterali seri. Uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha dimostrato che l’uso eccessivo di filtri solari ad alto SPF può ridurre fino al 95% la produzione cutanea di vitamina D.
“Molti coprono ogni centimetro di pelle temendo l’invecchiamento precoce, ma così bloccano totalmente la fotosintesi cutanea della vitamina D”, afferma il prof. Jiang Xiaobing dell’Università Medica di Guangzhou.
Osteoporosi e cultura estetica: un problema sociale
Questo caso non è isolato. In molte culture asiatiche, la pelle chiara è associata a status e bellezza, spingendo molte persone a evitare il sole per ragioni estetiche. Ma il prezzo può essere alto.
L’osteoporosi è una malattia silenziosa: si sviluppa lentamente e senza sintomi evidenti, finché non avviene una frattura improvvisa. Secondo la World Health Organization, circa 1 donna su 3 oltre i 50 anni soffre di osteoporosi a livello globale (WHO.int).
Esporsi al sole con intelligenza: il giusto equilibrio
Evitare il sole completamente non è la risposta. Gli esperti raccomandano:
- 10–20 minuti di esposizione solare diretta al giorno, preferibilmente al mattino, senza protezione solare.
- Monitoraggio periodico dei livelli di vitamina D, calcio e densità ossea.
- Assunzione di integratori se necessario, sotto controllo medico.
L’Harvard Medical School consiglia un’esposizione bilanciata e consapevole: “È importante proteggere la pelle, ma anche assicurarsi che il corpo riceva la luce necessaria a sintetizzare la vitamina D” (health.harvard.edu).
Cosa possiamo imparare da questo caso
La salute delle ossa dipende da molti fattori, ma l’equilibrio tra protezione solare e sintesi di vitamina D è uno dei più sottovalutati. La prevenzione passa anche da una corretta esposizione al sole, da stili di vita equilibrati e da controlli regolari.
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