Farmaci contraffatti, boom di quelli per disfunzione erettile

VEB

Quando si sente parlare di contraffazione si pensa in primis ai prodotti d’alta moda, a borse o scarpe, ed in seconda battuta ai prodotti alimentari: chi, all’estero, non ha mai avuto modo di vedere o mangiare prodotti “Made in Italy” palesemente falsi e lontani anni luce dagli originali?

Eppure, anche se fa strano a leggere certi numeri,  ben 2,4 milioni di confezioni di farmaci sono state sequestrate negli ultimi 4 anni solo in Italia, in un mercato che in Europa supera, per proporzione, a quello della droga.

I farmaci, quindi, anche se non se ne parla abbastanza, sono al secondo posto, subito dopo l’abbigliamento, nella classifica dei prodotti più falsificati.

Per il reato di contraffazione, 3200 persone sono state denunciate, a cui si sommano i 7mila controlli già effettuati dall’inizio del 2018.

Come hanno ricordato gli esperti, il commercio di farmaci illegali in Europa supera quasi di 25 volte quello delle sostanze stupefacenti, e in molti casi i prodotti in questione sono altrettanto pericolosi.

Farmaci contraffatti boom di quelli per disfunzione erettile

I farmaci contraffatti o falsificati costituiscono un grave rischio per la salute pubblica”, ha ricordato Vincenzo Mirone, responsabile della comunicazione Siu. “Esistono prodotti senza principi attivi, con costituenti diversi da quanto dichiarato, con preparazioni inadeguate per dosaggi, formulazioni e principi”.

Nel migliore dei casi – continua l’esperto – si tratta di pillole senza principio attivo, e quindi senza efficacia. Ma possono contenerne anche troppo, e presentare contaminanti pericolosi come tracce di gesso, o persino arsenico e veleno per topi.

E oggi grazie ad internet le vendite di prodotti falsificati sono in crescita in tutto il mondo, e nel 60/70% dei casi riguardano Viagra e altri farmaci contro la disfunzione erettile. Acquistati su internet per risparmiare, o per evitare imbarazzi.

“Sono ancora troppi gli imbarazzi dei pazienti maschi nel parlare al medico delle difficoltà erettili”, commenta Walter Artibani, segretario generale di Siu, “insieme all’illusione di poter disporre ad un prezzo molto basso di farmaci altrimenti costosi”. Sono acquistati da uomini, ma anche da ragazzi con l’ansia di migliorare la prestazione: “E’ indispensabile riprendere il discorso con i giovani e fare un’alleanza con le istituzioni”, conclude Artibani.

I farmaci contraffatti provengono principalmente dall’India, e nello stesso Paese, a Mumbai, è stata trovata la maggior parte dei farmaci oncologici rubati in Italia.

Per quanto riguarda i canali di vendita, ancora una volta è la rete a spiccare.

“Nello specifico – sottolinea Domenico Di Giorgio, direttore dell’Ufficio qualità prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell’Aifa – il mercato illegale dei prodotti per la sfera sessuale, come noto, utilizza prevalentemente il canale web: i clienti si approvvigionano da siti pirata, o da sex shop e altri negozi non farmaceutici che si riforniscono dagli stessi siti. La rete di collaborazioni strutturata da Aifa permette di evitare che prodotti pericolosi per la salute vengano offerti anche su piattaforme legali – come Facebook o Twitter – cui il paziente si rivolge con fiducia in considerazione dell’ampia notorietà che diviene sinonimo di affidabilità”.

La Società Italiana di Urologia ha quindi deciso di scendere in campo lanciando la campagna “La tua salute vale di +”, presentata durante la settimana anticontraffazione, per contrastare il problema dei farmaci falsificati alla fonte, educando i cittadini ai rischi che comporta l’assunzione di sostanze mediche non controllate.

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