In genere sono loro a condannare alla pubblica gogna coloro che si macchiano di truffe o reati di vario genere, eppure stavolta sono i giornalisti delle Iene ad essere sotto processo, e l’esito del processo non è stato poi così scontato.
Filippo Roma, inviato storico di ‘Le Iene,’ è stato condannato per diffamazione a 1.000 euro di multae a un risarcimento complessivo di 52 mila euro da versare a Cairo Editore, ai direttori responsabili dei settimanali “Nuovo” e “Diva e Donna” e a una giornalista di una delle due testate nell’ambito del processo in corso a Milano con al centro tre servizi televisivi che avrebbero screditato il contenuto di alcune interviste apparse sui due settimanali.
L’accusa riguardava alcune puntate del programma nelle quali sarebbe stata messa in dubbio la veridicità di articoli pubblicati sui due periodici del gruppo editoriale che si è costituito parte civile.
L’inviato era accusato del reato di sostituzione di persona perché avrebbe contattato per un’intervista il direttore del settimanale Nuovo Riccardo Signoretti fingendosi un’altra persona ed è stato condannato a risarcire i danni alle parti civili.
Per Roma, conosciuto dal grande pubblico come il “moralizzatore” della trasmissione, è stata comunque disposta la non menzione della pena nel casellario giudiziario. Entro 90 giorni il giudice depositerà le motivazioni della sentenza.