Fisici affermano: I buchi neri sono un ologramma

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Gli scienziati hanno speculato sull’origine dei buchi neri da anni. Oggi alcuni hanno affermato che queste regioni spazio-temporali sono ologrammi in cui vengono accumulate informazioni e riprodotte immagini tridimensionali, come riporta earthsky.org.

Dopo una serie di studi, i fisici sono giunti a tale conclusione coerente con la teoria di Albert Einstein. Secondo i rappresentanti di un gruppo internazionale di scienziati, i buchi neri sono sistemi bidimensionali con la capacità di riprodurre immagini tridimensionali.

Fisici affermano I buchi neri sono un ologramma
Foto@Pixabay

Se prendiamo in considerazione le teorie quantistiche, indicano che questi oggetti spaziali immagazzinano molte informazioni diverse e possono essere estremamente complessi e incomprensibili. Alcuni scienziati chiamano i buchi neri: hard disk di origine naturale.

Questa idea si allinea alla teoria della relatività di Einstein, che descrive i buchi neri come tridimensionali, semplici, sferici e lisci, come appaiono in quella famosa immagine. In breve, i buchi neri “appaiono” come tridimensionali, proprio come gli ologrammi.

La teoria della relatività descrive i buchi neri come sferici, lisci e semplici. La teoria quantistica li descrive come estremamente complessi e pieni di informazioni.

Due scienziati in Italia hanno applicato la teoria del principio olografico ai buchi neri in un modo che si possa risolvere questa dualità.

Grazie ad ulteriori ricerche, gli scienziati saranno in grado di risolvere le contraddizioni che sorgono tra la teoria della relatività e la meccanica quantistica. Questo aiuterà anche a determinare le proprietà e spiegare l’origine dei pianeti.

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