Francesco De Gregori, l’ultimo disco live “ a sua insaputa”

VEB

Nemmeno sapeva che stava lavorando ad un nuovo disco, ma per nostra fortuna i suoi collaboratori sono lungimiranti, e così ci troviamo a festeggiare assieme l’ultima fatica discografica del grandissimo Francesco De Gregori.

“Sotto il Vulcano” è un doppio cd live del maestro De Gregori che meritava di essere pubblicato e che se non fosse stato per il produttore e bassista della sua band, Guido Guiglielminetti, non si sarebbe mai fatto.

Registrato lo scorso 27 agosto durante il concerto al Teatro Antico di Taormina, nel corso del suo “Amore e Furto tour” è il nuovo, ennesimo live del Principe dei cantautori italiani. Il disco è stato anticipato dal brano 4 marzo 1943 già programmatissimo dalle radio.

“Il tour di “Amore e Furto” (il disco dedicato da Francesco alle canzoni Bob Dylan) era ormai finito. Un giorno è venuto da me Guido a dirmi che lui e la band a mia insaputa avevano registrato la data di Taormina. Mi ha fatto ascoltare la registrazione. Bella. E allora ho detto: “Si stampi””.

Il risultato è “la fotografia mossa”, per dirla con le sue parole, dell’ultimo De Gregori, l’immagine in movimento di un artista che negli anni è cambiato tantissimo e che, oltre ai testi, ha imparato a curare la musica e gli arrangiamenti, raggiungendo un risultato notevole: “C’è del narcisismo a voler mostrare ciò che si è come cantante e suonatore, ma se non fossi un narciso non farei questo lavoro”, spiega il maestro sulla genesi del disco.

Un amore per le registrazioni live che è andato crescendo nel tempo. “Prima del tour Banana Republic con Lucio Dalla (del 1979, ndr) non ero convinto della mia resa live. Da lì in poi ho avuto la sensazione che quello che succedeva sul palco faceva da contraltare a quello che facevo in studio”.

Il disco presenta perle del suo repertorio, anche più recente con le traduzioni di Dylan – canzoni come Pezzi di vetro, La leva calcistica della classe ’68, Alice, Caterina, Sempre e per sempre, Un angioletto come te, Generale, Titanic, Rimmel, La donna cannone – e un omaggio a Dalla, con il brano 4 marzo 1943.

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