Doveva essere un bel periodo questo per Gianluca Grignani, che in occasione del ventennale della sua carriera ha appena pubblicato un nuovo album, con importanti collaborazioni di colleghi e amici, ed invece si continua a parlare di lui per le sue dipendenze e le sue figuracce, che colleziona l’una dopo l’altra.
Proprio il giorno del lancio della sua ultima fatica, il cantautore è stato vittima di una “crisi” che lo ha costretto al ricovero in ospedale: tra chi parla di attacchi di panico e chi invece insinua addirittura una crisi d’astinenza, fatto sta che Gianluca non è al pieno delle sue facoltà fisiche e soprattutto mentali.
Ma lui ci tiene, ancora una volta, l’ennesima, a sottolineare che la sua famiglia e i suoi figli sono l’unico punto stabile e la sola cosa importante della sua vita, e a loro vanno le sue scuse per il comportamento tenuto negli ultimi anni.
“C’è che l’ ansia è cattiva, e non passa. Non passa mai. L’ansia ha un livello uno, accettabile, e un livello due, che non lo è più. E lì corre con la tachicardia e l’angoscia, ti fa vedere i film, non la trattieni, ovunque tu sia è meglio che esci da quella stanza perché non puoi più rispondere di te. Sono momenti devastanti, ma non permetterò che mi pieghino definitivamente ai farmaci”, racconta il cantautore a Vanity Fair.
Grignani chiede quindi scusa ai suoi quattro figli, Ginevra, 11 anni, Giosuè Joshua, 7, Giselle, 6, e Giona, 3, «per non essere oggi il padre che probabilmente i loro compagni di scuola trovano fuori dal cancello. Comprenderanno però un domani che quello che gli sto insegnando io non tutti i papà possono insegnarlo, e forse allora il gioco sarà valso la candela. Soprattutto, vorrei dire loro che non devono preoccuparsi. Se ci sarà da chiedere un’altra volta perdono, lo farò. Ma, se avranno bisogno, potranno contare sulla parte migliore di me».
Solo qualche giorno fa Grignani aveva scritto su Facebook un post dove ammetteva di avere spesso delle crisi di panico, chiedendo il supporto della famiglia ma anche di tutti i fan.
