I centri commerciali sono oggi simboli del consumismo e punti di riferimento nelle nostre città. Ma quanti sanno davvero dove è nato il primo centro commerciale moderno e perché è stato costruito? Dietro questi spazi multifunzionali si cela la visione rivoluzionaria di un architetto che non voleva solo vendere, ma connettere le persone.

L’idea originale: ben oltre lo shopping
Negli anni ’50, l’architetto austriaco Victor Gruen emigrò negli Stati Uniti con una missione chiara: creare luoghi che rompessero la monotonia delle periferie americane. La sua visione andava ben oltre il semplice acquisto di beni: immaginava un ambiente coperto, accessibile e multifunzionale dove le persone potessero incontrarsi, partecipare a eventi culturali e godere di uno spazio sociale vivo.
Secondo The New York Times, Gruen voleva ricreare nelle periferie americane la vivacità delle piazze europee, trasformando lo shopping in un’esperienza secondaria rispetto all’interazione umana.
Il primo centro commerciale moderno: Southdale Center
Nel 1956, a Edina, sobborgo di Minneapolis in Minnesota, prese vita questo sogno: il Southdale Center, il primo centro commerciale completamente al coperto del mondo. Dotato di negozi, ristoranti, fontane, aree per eventi e perfino panchine per la socializzazione, il Southdale era molto più di un luogo per fare acquisti: rappresentava un esperimento urbano di coesione sociale.
Il Guinness World Records ² lo riconosce come il primo centro commerciale al coperto della storia, un’opera architettonica che ha dato il via a una rivoluzione commerciale e urbanistica.
Quando il sogno divenne incubo
Tuttavia, Gruen non era affatto soddisfatto della direzione che i centri commerciali presero successivamente. Con il passare degli anni, questi spazi si trasformarono in enormi contenitori di consumo, dominati dalle grandi catene e slegati dal concetto originale di spazio comunitario.
In un’intervista ripresa dal Guardian ³, Gruen stesso dichiarò che i centri commerciali erano diventati “mostri figli della mia idea”, esprimendo un forte disappunto per l’abuso commerciale del suo progetto.
Un’eredità culturale e urbana
Oggi, il Southdale Center rimane operativo e rappresenta un simbolo di innovazione urbana. La sua importanza trascende l’aspetto commerciale: è stato il punto di partenza per un nuovo modo di pensare gli spazi pubblici.
Anche se la visione di Gruen è stata in parte distorta, la sua idea di creare un centro di aggregazione sociale in un ambiente urbano ha influenzato decenni di progettazione architettonica e modelli di sviluppo commerciale.
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