Glutine, ecco cosa succede ad evitarlo quando non si è celiaci

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Il glutine è un complesso alimentare costituito principalmente da proteine. Si tratta di un composto peptidico tipicamente contenuto in alcuni cereali, soprattutto nel grano o frumento e simili (spelta, farro, triticale, kamut), ma anche nella segale, nell’orzo e spesso nell’avena.

Il consumo di questi cereali provoca una reazione avversa nel celiaco dovuta all’introduzione delle prolamine con il cibo all’interno dell’organismo. L’intolleranza al glutine genera infatti gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali.

Dato che, contro la celiachia, non esistono ad oggi farmaci, la dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.

Oggi il senza glutine, in Italia, produce un giro d’affari pari a 237 milioni di euro l’anno. Strano, visto che solo l’1% degli italiani soffre di celiachia. La verità è che i cibi gluten free sono consumati anche da coloro che non soffrono di celiachia.

Ma, come spesso accade, quella che per molti è un’esigenza, per altri diventa una stupida moda: negli ultimi anni, infatti, migliaia di soggetti perfettamente sani ha scelto di evitare di ingerir glutine, credendo di far bene al proprio corpo e magari riuscire a dimagrire.

Il fenomeno è ampliato dalla Rete e dai social network, in un momento storico dove è ormai diventato facile e immediato accedere a qualsiasi informazione: un’informazione che, sempre secondo il Ministero della Salute, “il più delle volte è insufficiente e scorretta”.

Glutine, ecco cosa succede ad evitarlo quando non si è celiaci

Glutine ecco cosa succede ad evitarlo quando non si e celiaci

Ma stanno veramente così le cose? Evitare il glutine senza essere celiaci fa bene all’organismo?

A quanto pare la dieta gluten free porta deegli svantaggi per la salute(oltre che per il portafoglio), almeno a detta di un ricerca condotta in Australia.

Un team di esperti dell’Università di Newcastle (UON) ha evidenziato i potenziali rischi di seguire una dieta priva di glutine, esortando la comunità a modificare drasticamente le proprie abitudini alimentari solo se vi è realmente una diagnosi di celiachia. Guidati dal dottor Michael Potter dell’Hunter Medical Research Institute, gli studiosi hanno valutato gli effetti negativi del passaggio ad una dieta priva di glutine senza una vera e propria necessità.

I ricercatori hanno analizzato dei dati che vanno dal 1986 al 2010 di oltre 100.000 statunitensi che non avessero una storia di malattie al cuore. Al termine della ricerca hanno scoperto che non vi è alcuna associazione significativa tra l’assunzione di glutine ed il rischio di malattie coronariche.

Le persone non celiache che decidono di non consumare cereali integrali e quindi il glutine sono invece più esposte alla mancanza di alcune oligoelementi e vitamine, essenziali per l’organismo.

Una dieta gluten free risulta carente di nutrienti chiave come oligominerali, folati, calcio, vitamina D e vitamine del gruppo B. Al tempo stesso i produttori spesso sono portati ad aggiungere olio o sale nel tentativo di replicare sapore e consistenza degli equivalenti ‘normali’ con il glutine, creando così prodotti dannosi per obesità e diabete.

Il limite della ricerca risiede comunque nell’aver analizzato solamente le diete moderne, formate ciò da alimenti industriali che vengono resi gluten free solo forzatamente. Scegliendo cereali o pseudocereali naturalmente senza glutine – quali ad esempio miglio, quinoa, amaranto e grano saraceno – i risultati potrebbero essere forse diversi.

Ricordiamo inoltre che non sussiste, ad oggi, nessuna prova scientifica che consiglia uno stile alimentare senza glutine anche alle persone non celiache o ipersensibili al glutine. Non solo: la dieta senza glutine non aiuta a perdere peso, anzi chi consuma spesso cibi gluten free tende ad assumere più calorie rispetto agli altri. Chi, pur non essendo celiaco, opta per lo stile alimentare gluten free deve ricordare che rischia di andare incontro a una dieta monotona che potrebbe causare disturbi come stitichezza e diarrea.

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