Se, a livello ideologico, non è mai giusto applicare la censura, ci sono casi in cui la stessa censura è doverosa, laddove si rischia di veicolare messaggi sbagliati e forvianti, potenzialmente pericolosi per giovani e giovanissimi che si ispirano a taluni modelli che il mondo dello spettacolo e della moda propone.
Campagne contro l’anoressia e i vari disturbi alimentari si sprecano, proliferano gli inviti ad accettare il proprio corpo senza pretendere di assomigliare a modelli irrealistici, eppure nel mondo della moda continuano ad essere proposte modelle ben oltre il limite del “magro”.
La modella è “magra in modo non sano”: con questa motivazione la Gran Bretagna ha deciso di vietare la campagna pubblicitaria di Gucci che in un video e in alcuni scatti promuove la collezione Cruise 2016 della griffe fiorentina.
A emettere il verdetto è l’Advertising Standards Authority di Londra che ha giudicato inappropriato lo spot, pubblicato lo scorso dicembre su da Gucci stessa, in cui si vedeva un gruppo di modelle e modelli danzare in una casa dalle pareti affrescate. Sul finire dello spot compare anche una ragazza, che posa in modo da sottolineare la vita strettissima e le braccia estremamente sottili.
La ragazza in questione è Avery Blanchard, 16 anni, tra i volti emergenti della IMG Models, e già lanciatissima sulle passerelle delle maison più blasonate come Christopher Kane, Prada, Fendi, Jil Sander, Coach e Tommy Hilfiger.
Gucci dal canto suo si difende affermando che le immagini della campagna sarebbero state girate cercando di non focalizzare mai l’attenzione sulle ossa delle modelle o sulla loro magrezza, ed in più lo spot stato destinato, sin da subito, a un pubblico adulto e sofisticato.