Una recente indagine solleva inquietanti dubbi sull’influenza di TikTok sulla nostra capacità di concentrazione e sulla struttura cerebrale.
Il fascino di TikTok è dovuto ai suoi video brevi, che danno agli utenti l’impressione di risparmiare tempo, mentre in realtà passano ore sull’app, guardando un video dopo l’altro. Questo comportamento, chiamato “TikTok Brain“, descrive le modifiche cerebrali provocate dal consumo continuo di contenuti brevi.
Gli studiosi della Università Tecnica della Danimarca hanno rilevato che la fruizione rapida di contenuti riduce l’attenzione collettiva. È paragonabile al comportamento dei bambini in un negozio di dolciumi: la continua ricerca di piacere attraverso la dopamina porta a dipendenza e riduce la capacità di concentrazione a lungo termine.
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L’algoritmo di TikTok, che si basa sugli interessi degli utenti, genera un flusso personalizzato di video che attivano le aree cerebrali della ricompensa, intensificando la dipendenza. Questo può consolidare convinzioni e azioni dannose e esporre l’utente a contenuti pericolosi.
Gli effetti del “TikTok Brain” sono significativi, includendo una riduzione della capacità di attenzione e un aumento di ansia e tristezza. I giovani sono particolarmente vulnerabili, poiché il loro cervello non è completamente sviluppato fino ai 25-30 anni, rendendoli più predisposti alla dipendenza.
Alla luce di queste scoperte, i ricercatori si chiedono come possiamo equilibrare il desiderio di intrattenimento con la necessità di mantenere la salute mentale e la capacità di concentrazione. Ora, non solo gli utenti, ma anche i creatori di contenuti e i regolatori del settore dovranno affrontare questa sfida.
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