Il 16 dicembre 1997, un episodio di Pokemon divenne un punto di discussione e di mistero nella storia degli anime giapponesi.
Durante la puntata, Pikachu e la sua squadra si avventuravano nel dominio digitale del Pokemon Porygon. Tuttavia, ciò che veramente colpì i telespettatori fu una sequenza con luci intermittenti, interpretate come gli “attacchi” di Pikachu.
Inaspettatamente, a seguito di questa sequenza, un vasto numero di bambini iniziò a mostrare sintomi preoccupanti.
Benjamin Radford e Robert Bartholomew, due ricercatori, riportarono che, entro poco tempo, 618 minori furono portati in ospedale con convulsioni, malessere, nausea e altri disturbi. In breve tempo, le voci sull’incidente si moltiplicarono e si stimò che oltre 12.000 bambini avessero manifestato sintomi.
Inizialmente, si pensò che la causa fosse l’epilessia fotosensibile. Tuttavia, non tutti i bambini affetti avevano questa condizione. Gli studi successivi suggerirono che molti dei sintomi potessero essere il risultato di una isteria collettiva, accentuata dall’esposizione mediatica e dalle storie di altri bambini colpiti.
Data la rarità dell’epilessia fotosensibile nella popolazione (intorno allo 0,025%), non sembra probabile che tutti i casi fossero legati a tale disturbo. Gli esperti suggerirono che vedere altri bambini avere convulsioni o sentire notizie al riguardo potesse aver scatenato l’isteria tra i giovani telespettatori.
A seguito di questo episodio, il canale televisivo decise di rimuovere Pokemon dalla sua programmazione e quella particolare puntata non fu più trasmessa. Questo evento sottolinea come l’isteria collettiva possa avere un impatto profondo sulla percezione pubblica e sulla reazione della comunità.