Donald Trump ha più volte sottolineato la sua “ottima salute” anche durante la sua presidenza, sostenendo che le sue frequenti partite di golf siano una prova del suo benessere fisico. Tuttavia, un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open suggerisce che l’amore per il golf potrebbe comportare un rischio inaspettato per la salute neurologica, sia per lui che per milioni di appassionati di questo sport.
Vivere vicino a un campo da golf potrebbe aumentare il rischio di Parkinson
Secondo un’analisi condotta su oltre 5.500 persone, vivere entro un raggio di 1,6 chilometri da un campo da golf è associato a un rischio maggiore del 126% di sviluppare il morbo di Parkinson, rispetto a chi vive a più di 10 chilometri di distanza. Il rischio diminuisce all’aumentare della distanza, ma rimane elevato fino a circa 5 chilometri.
Il collegamento non riguarda lo sport in sé, bensì l’esposizione ai pesticidi utilizzati nella manutenzione dei campi da golf. Secondo i ricercatori, queste sostanze chimiche possono infiltrarsi nelle falde acquifere o diffondersi nell’aria, colpendo in particolare chi si approvvigiona da fonti di acqua sotterranea.
Cosa dice la scienza: pesticidi e rischio neurodegenerativo
Il legame tra pesticidi e Parkinson non è nuovo. La Parkinson’s UK, tramite la ricercatrice Katherine Fletcher, ha confermato che numerosi studi a livello globale suggeriscono un’associazione tra l’esposizione ai pesticidi e l’aumento del rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, non esiste ancora una prova definitiva di causalità diretta.
“Nel complesso, le evidenze suggeriscono che i pesticidi possano contribuire al rischio, ma non possiamo affermare con certezza che ne siano la causa diretta”, ha dichiarato Fletcher.
Anche la Harvard T.H. Chan School of Public Health in passato ha evidenziato che l’esposizione a erbicidi come il paraquat e il clorpirifos è stata più volte correlata a patologie neurodegenerative, incluso il Parkinson.
E Trump?
Trump non vive attualmente a meno di un miglio da un campo da golf, ma Mar-a-Lago si trova a circa tre miglia dal Trump International Golf Club di West Palm Beach. Inoltre, l’ex presidente frequenta regolarmente numerosi campi di sua proprietà, da Aberdeen (Scozia) a Colts Neck (New Jersey), aumentando potenzialmente la sua esposizione.
Nuove terapie e speranze per chi è affetto da Parkinson
Ad oggi circa 1,1 milioni di americani convivono con il morbo di Parkinson. Anche se non esiste una cura definitiva, la ricerca sta facendo progressi significativi.
Psilocibina – Il principio attivo dei “funghi magici” si sta dimostrando promettente nel migliorare l’umore e le funzioni motorie nei pazienti affetti da Parkinson (Johns Hopkins Medicine, 2024).
Tavapadon – Un nuovo farmaco sperimentale che mima l’azione della dopamina, riducendo i sintomi motori con minori effetti collaterali.
Produodopa – Terapia di infusione continua approvata dalla FDA nel 2024 e già in uso nel Regno Unito, migliora il controllo dei sintomi nella fase avanzata della malattia.
Come ridurre il rischio di Parkinson: consigli pratici
Anche se alcuni fattori ambientali sono fuori dal nostro controllo, gli esperti consigliano:
- Attività fisica regolare
- Dieta ricca di antiossidanti, come la dieta mediterranea
- Evitare il consumo frequente di fast food
- Attenzione alla qualità dell’acqua potabile, soprattutto nelle zone agricole o vicine a campi da golf
Fonti autorevoli:
- JAMA Network Open – Golf course proximity and Parkinson’s risk
- Parkinson’s UK – Pesticides and neurodegeneration
- Harvard T.H. Chan – Environmental risks for Parkinson’s disease
- Johns Hopkins Medicine – Psychedelics in Parkinson’s
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