Il Traduttore, il film di Natale tra integrazione e passioni proibite

VEB

Il Traduttore, il nuovo film del regista Massimo Natale, sarà nelle sale italiane da giovedì 26 maggio.

Nel suo ultimo film il regista Massimo Natale racconta la storia del giovane rumeno Andrei Bina.

Andrei è approdato in Italia grazie a una borsa di studio e frequenta un corso di specializzazione in lingue all’Università e, per sbarcare il lunario, saltuariamente fa traduzioni per la Questura e la sera lavora in una pizzeria.

Il giovane lavora non solo per mantenere se stesso ma anche per far venire in Italia la sua ragazza rimasta a Bucarest.

Ed è proprio grazie alle traduzioni che fa per la polizia che nella sua vita entra Anna Ritter, interpretata da Claudia Gerini.

Anna è un’antiquaria che ha perso il marito in circostanze misteriose. Ad Andrei la vedova affida il compito di tradurre il diario dl defunto marito scritto in tedesco.

Qui inizia fra i due una storia d’amore tormentata e passionale che si intreccia con le crisi esistenziali dei due protagonisti e in particolare di Andrei.

“Il film nasce nella maniera più tradizionale e antica possibile”- ha raccontato lo stesso Natale.

“Ho incontrato Nikolaus Mutschlechner e Marie Giaramidaro, che mi hanno fatto leggere il copione, me ne sono innamorato subito e, siccome amo le storie complicate, abbiamo deciso di cominciare insieme quest’avventura. Ho anche prodotto il film con Giampietro Preziosa e Marco Puccioni e c’è una partecipazione polacca”.

Il film è stato girato a Trento perché, ha spiegato il regista “cercavamo un posto non tanto grande che avesse un’atmosfera intima. In origine, infatti, Il traduttore era ambientato a Roma, ma l’idea di una grande città non mi convinceva, e quindi ho chiesto di modificare la sceneggiatura”.

Nel cast insieme con Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Anna Safroncik, Marcello Mazzarella e Piotr Rogucki.

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