Non accenna a placarsi l’ondata di caldo torrido in India, che ha causato solo in Andhra Pradesh e Telangana 414 morti e aumenta di giorno in giorno il bilancio delle vittime, le quali hanno superato le 1.800 persone.
Il Dipartimento indiano di meteorologia (Imd) ha annunciato che l’emergenza persisterà nei prossimi due giorni in varie zone di Orissa, Andhra Pradesh, Telangana, Maharashtra, Jharkhand, Madhya Pradesh e Chhattisgarh.
Un centro studi sul clima ritiene che l’ondata di caldo può avere dei collegamenti con i cambiamenti climatici del pianeta. Il Centro per la Scienza e l’Ambiente di New Delhi (CSE) ha ricordato tramite un comunicato che il 2014 è stato uno degli anni più caldi mai registrati in India e che le temperature medie in questi ultimi dieci anni sono in costante aumento.
Per la prima volta il caldo ha investito anche gli stati sud orientali dell’Andhra Pradesh e Telangana, luoghi con il maggior bilancio di vittime.
Il Cse prevede che le ondate di caldo saranno più frequenti nei prossimi anni e che aumenteranno i fenomeni estremi, secondo l’esperta Arjuna Srinidhi: “il periodo attuale di caldo record risulta più corto di quello del 2010, ma sta causando più morti, questo potrebbe essere dovuto all’improvviso cambiamento nelle temperature dopo un periodo prolungato di freddo e pioggia a febbraio e marzo”.