Quando i grandi leader del mondo si incontrano, ogni dettaglio viene analizzato, ma pochi sono così costanti e discussi come la particolare camminata del presidente russo Vladimir Putin. Un braccio, quasi sempre il destro, rimane rigido e immobile lungo il fianco, mentre il sinistro oscilla con naturalezza. Un gesto che non è un tic né il sintomo di una patologia, ma un’eredità diretta del suo passato.

L’origine della postura: l’addestramento da spia
Molti potrebbero pensare a un problema di salute, ma la spiegazione più accreditata dagli esperti ci porta indietro nel tempo, ai 16 anni che Vladimir Putin ha trascorso come agente del KGB. Durante il suo addestramento nell’intelligence sovietica, le reclute imparavano tecniche specifiche per essere sempre pronte all’azione.
Come descritto in vecchi manuali del KGB, agli agenti veniva insegnato a mantenere l’arma nella mano destra, tenendola vicino al corpo per ridurre al minimo i tempi di reazione in caso di minaccia. Per questo motivo, il braccio dominante doveva rimanere fermo, pronto a estrarre la pistola in una frazione di secondo. Quella che oggi appare come una strana abitudine è, in realtà, un riflesso condizionato profondamente radicato, un retaggio di una vita precedente che riemerge nei momenti di alta tensione e durante le apparizioni pubbliche.
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Cosa dice la scienza: l’andatura del pistolero
Questa ipotesi non è solo un’affascinante congettura, ma ha trovato riscontro anche in ambito accademico. Nel 2015, un gruppo di neurologi provenienti da Portogallo, Italia e Paesi Bassi ha pubblicato uno studio sul prestigioso British Medical Journal (BMJ) analizzando proprio questo schema motorio.
I ricercatori hanno battezzato questa camminata “andatura del pistolero” (in inglese, “gunslinger’s gait”). Dopo aver escluso patologie come il Parkinson, hanno concluso che la spiegazione più plausibile fosse proprio “un adattamento comportamentale derivante dall’addestramento militare o di intelligence”. Bastiaan Bloem, un professore di neurologia consultato sulla ricerca, pur definendola “insolita”, ha ammesso che trasmetteva un “messaggio molto serio” sull’importanza dell’osservazione clinica per distinguere tra patologia e comportamento appreso.
Conclusione La camminata asimmetrica di Vladimir Putin non è quindi un vezzo, ma una finestra sul suo passato e sulla sua forma mentis. È il ricordo silenzioso di una carriera che ha plasmato il suo approccio al potere, un dettaglio fisico che racconta una storia di disciplina, prontezza e segretezza. Un promemoria visivo di come l’addestramento di un tempo possa definire un uomo per sempre.
Per approfondire:
- Leggi lo studio originale sul British Medical Journal (BMJ) (in inglese)
- Scopri di più sulla storia e le tecniche del KGB su Wikipedia
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