Il governo francese ha recentemente preso posizione contro le sigarette elettroniche monouso, note come “puff”, a seguito di preoccupazioni per la loro influenza sulla dipendenza dal tabacco tra gli adolescenti e l’impatto ambientale negativo.
L’Assemblea nazionale ha votato unanimemente per bandirle, ma il provvedimento necessita ancora dell’approvazione del Senato francese e della Commissione europea.
Queste sigarette elettroniche sono popolari tra i giovani, contenendo spesso elevate quantità di nicotina e disponibili in vari gusti a basso costo.
Il ministro della Sanità, Aurélien Rousseau, e altri legislatori come Francesca Pasquini e Michel Lauzzana hanno espresso preoccupazioni riguardo al loro potenziale di creare una seria dipendenza, specialmente tra i giovani, e la facilità con cui possono essere nascoste dai genitori.
La proposta, sostenuta dalla prima ministra Elisabeth Borne e da altri 166 deputati, mira anche a ridurre l’impatto ecologico delle sigarette elettroniche, con Rousseau che le ha descritte come una “calamità ambientale” a causa del loro alto contenuto di plastica e litio.
Se approvata dal Senato e dalla Commissione europea, la legge rientrerà in un’iniziativa governativa più ampia contro il fumo, con l’obiettivo di implementare il divieto entro settembre 2024. Questo passo richiede anche la valutazione della Commissione europea sulla proporzionalità del divieto rispetto al problema affrontato.