Un’inattesa alleanza fra astronomia e testi sacri: studi basati su calcoli NASA indicano il 3 aprile 33 d.C. alle ore 15 come giorno della crocifissione di Gesù Cristo, proprio mentre un’eclissi lunare tingeva di rosso il cielo notturno.

Il dibattito fra storia e fede
- Fonti antiche: Vangeli e cronache post-bibliche menzionano un’improvvisa oscurità e la Luna “come sangue”.
- Prove archeologiche: reperti come la Sacra Sindone hanno stimolato datazioni al carbonio-14 e analisi forensi, senza però fornire certezze definitive.
- Teorie alternative: diluvi, fenomeni naturali e tradizioni orali si mescolano in un mosaico di ipotesi spesso contrastanti.
I calcoli NASA: un’eclissi a Gerusalemme
Negli anni ’90, grazie a software e database astronomici, i ricercatori hanno individuato un’eclissi lunare visibile da Gerusalemme il 3 aprile 33 d.C., cominciata poco dopo le 15:00 e protrattasi per circa tre ore. Questa data coincide perfettamente con:
- L’oscurità descritta nei Vangeli (“dalle dodici alle tre… si fece buio su tutta la terra”).
- L’inizio di Pesach e dello Shabbat, come indicato nel calendario ebraico di allora.
- La profezia di Gioele sull’avvicinarsi del “Giorno del Signore” con la Luna che diventa rossa.
Il contributo di Oxford e degli astronomi
I fisici Colin Humphreys e W. Graeme Waddington dell’Università di Oxford hanno sovrapposto dati biblici, cronologie storiche e modelli NASA, rafforzando l’ipotesi del 33 d.C. come anno più probabile per la crocifissione.
Scienza e religione: altri esempi di convergenza
- Sacra Sindone: analisi C-14 e studi medici sul sudario.
- Diluvio universale: ricerche geologiche sui sedimenti antichi.
- Allineamenti solari e stellari: siti archeologici che riflettono conoscenze astronomiche dei popoli antichi.
Conclusione
Sebbene il dibattito sull’anno esatto non sia del tutto chiuso, l’eclissi lunare del 3 aprile 33 d.C. emerge come importante tassello di una ricerca in cui astronomia, storia e fede si intrecciano. Un esempio di come la tecnologia moderna possa illuminare eventi considerati finora esclusivamente leggendari.