La riabilitazione dall’ictus passa attraverso l’elettrostimolazione del cranio

VEB

Il pericolo principale, per chi viene colpito da ictus, è quello di rimanere per sempre coi danni dell’attacco subito, con parti del proprio corpo immobilizzate e che non rispondono più al nostro cervello, la scienza sembra percorrere la strada dell’elettrostimolazione, una pratica che potrebbe essere finalmente una soluzione possibile per la riabilitazione, ma vediamo nel dettaglio le ultime notizie in merito.

Una soluzione, innovativa e persino indolore, potrebbe arrivare dai risultati di una ricerca presso il Georgetown University Medical Center di Washington: la nuova tecnica, sperimentata su una trentina di pazienti, sembra aver dato ottimi risultati.

In pratica la riabilitazione dall’ictus passa ora anche per la stimolazione magnetica transcranica. Agire direttamente sul cervello con dei piccoli campi magnetici creati appositamente porterebbe infatti ad un recupero maggiore delle disabilità.

La tecnica di stimolazione sperimentata consiste nell’applicare sulla testa del paziente un macchinario che genera campi magnetici diretti verso la parte sana del cervello che non è stata colpita dall’ictus. Questo sembra poter migliorare la mobilità del braccio: i ricercatori ipotizzano che stimolazioni ripetute potrebbero perfino “insegnare” ai neuroni sani come comandare l’arto paralizzato che prima dell’ictus veniva invece controllato dall’altro emisfero cerebrale.

l lavoro accende le speranze di molti pazienti reduci da ictus e con una grave disabilità, che impedisce loro di usare ad esempio un braccio.

Next Post

Inaugurata al Bambino Gesù l’Astro-Tac per i più piccoli

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma offre ai suoi piccoli pazienti le cure migliori che si possono trovare in tutto il paese, e grazie ai proventi della campagna “Ospedale senza dolore” ha potuto acquistare e inaugurare un nuovo macchinario che va a incrementare ulteriormente l’offerta della struttura ospedaliera. La nuova […]