La Russia ha sviluppato il più potente sottomarino al mondo e sarebbe stato consegnato proprio in questi giorni.

In questi giorni pare che la marina russa abbia ricevuto il sottomarino più potente al mondo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa JB Press.
La pubblicazione rileva che il progetto K-329 “Belgorod” 09852 è in grado di trasportare sei siluri nucleari intercontinentali Poseidon.
Allo stesso tempo, il sottomarino è considerato un sottomarino di ricerca, poiché è equipaggiato con piccoli veicoli d’altura e un sottomarino speciale con equipaggio AS-31 Losharik.
- L’internet sovietico: 32 anni di anticipo
- Mosca e la Russia: Verso un Clima Tropicale?
- Cosmonauti Perduti: La Verità Nascosta tra Stelle e Propaganda Sovietica
Si fa notare che il K-329 “Belgorod” consentirà alla Marina russa di dominare l’Artico. Il sottomarino nucleare consentirà di tagliare i cavi dei sottomarini o di installare su di essi apparecchiature di raccolta dati.
“La Marina russa ha finalmente commissionato una delle sue armi più versatili e spaventose“, hanno concluso gli autori dell’articolo su questa nuova tecnologia russa.
Lo stabilimento di Sevmash, che costruì il Belgorod, lo ha consegnato alla Marina l’8 luglio. Pertanto, la flotta russa ha ricevuto il primo esemplare regolare dotato di siluri nucleari, che sono considerati “armi del giorno del giudizio”.
Gli obiettivi di questo sottomarino in teoria potrebbero essere “praticamente tutte” le aree della costa orientale degli Stati Uniti.
In precedenza, l’esperto militare e giornalista Viktor Baranets, in un’intervista a FAN, ha espresso l’opinione che i droni sottomarini Poseidon siano un’arma unica e sono in grado di infliggere colpi schiaccianti su strutture costiere strategiche, basi navali e centri industriali del nemico.
Mi occupo di fornire agli utenti delle news sempre aggiornate, dal gossip al mondo tech, passando per la cronaca e le notizie di salute. I contenuti sono, in alcuni casi, scritti da più autori contemporaneamente vengono pubblicati su Veb.it a firma della redazione.