I ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore) ritengono che il loro studio evidenzi possibili fattori inosservati o l’errore nelle valutazioni del rischio sismico globale oggi.
I terremoti cosiddetti al “rallentatore” o gli eventi di scorrimento lento si riferiscono a un tipo di fenomeno di rilascio prolungato dello stress in cui le placche tettoniche della Terra scivolano l’una contro l’altra senza causare un grande scuotimento o distruzione del suolo. In genere comportano movimenti da pochi pollici all’anno a pollici al giorno.

Il team della NTU ha fatto la scoperta a sorpresa mentre studiava i livelli storici del mare usando antichi coralli chiamati microatolli sull’isola di Simeulue, situata al largo della costa di Sumatra. Crescono sia lateralmente che verso l’alto, i dischi di corallo a forma di microatolli sono registratori naturali dei cambiamenti nel livello del mare e dell’elevazione della terra, attraverso i suoi modelli di crescita visibile, secondo il NTY in una dichiarazione.
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Usando i dati dei microatoloni e combinandoli con simulazioni del movimento delle placche tettoniche della Terra, il team della NTU ha scoperto che dal 1829 fino al terremoto di Sumatra nel 1861, il sud-est dell’isola di Simeulue stava affondando più velocemente del previsto nel mare.
La scoperta segna il più lungo evento a scorrimento lento mai registrato e cambierà le prospettive globali sul time-lapse e sui meccanismi del fenomeno, afferma il team della NTU. Gli scienziati in precedenza credevano che gli eventi a scorrimento lento si verificassero solo per ore o mesi, ma la ricerca di NTU mostra che potrebbero, in effetti, continuare per decenni senza innescare i tremori disastrosi e gli tsunami visti nei documenti storici.
I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Nature Geoscience a maggio, hanno portato gli autori a suggerire che le attuali valutazioni del rischio sismico potrebbero trascurare gli eventi di scorrimento lento in corso nelle osservazioni e quindi non considerare adeguatamente il potenziale di eventi di scorrimento lento. per innescare futuri terremoti e tsunami.
fonte@EuropaPress
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