Un gigantesco tsunami ha scosso il pianeta per ben nove giorni, in seguito a una massiccia frana avvenuta in Groenlandia, come riportato dalla BBC.
Lo scorso settembre, ricercatori di tutto il mondo hanno rilevato un’attività sismica globale, senza però riuscire a individuare immediatamente la causa del fenomeno.
Un recente studio ha finalmente fatto luce sull’evento: è stato il crollo di un versante montuoso, che ha provocato la caduta di enormi quantità di rocce e ghiaccio glaciale in una stretta baia marina, a generare le vibrazioni registrate.
Questo ha prodotto un’onda alta 200 metri nel fiordo, che ha continuato a spostarsi avanti e indietro per nove giorni, trasmettendo scosse sismiche in tutto il pianeta.
Gli esperti stimano che il crollo abbia spostato circa 25 milioni di metri cubi di materiale, il cui impatto con l’acqua ha generato l’enorme tsunami.
Secondo gli scienziati, eventi come questo stanno diventando sempre più comuni a causa del cambiamento climatico. Il progressivo scioglimento dei ghiacciai che coprono le montagne della Groenlandia sta rendendo le frane più frequenti e pericolose.