Mega società nasce per vendere test per diagnosticare il tumore

VEB

Quando si è colpiti da tumore, e purtroppo questa patologia è sempre più diffusa, trasversalmente in tutte le fasce d’età, la diagnosi precoce è fondamentale per avere quante più possibilità possibili di guarigione, e in USA hanno capito che questo ambito potrà rappresentare nel prossimo futuro un business milionario.

Il test del Dna eseguito su una goccia di sangue per la diagnosi precoce dei tumori: lo propone un’azienda californiana che ha alle spalle finanziamenti da 100 milioni di dollari e sponsor del calibro di Bill Gates e il fondatore di Amazon Jeff Bezos.

La società, chiamata Grail e legata alla Illumina di San Diego, ha spiegato che il suo obiettivo è mettere a punto una tecnologia capace di identificare i tumori nei primissimi stadi dello sviluppo sulla base dell’analisi del Dna, eseguita su una goccia di sangue. E’ quella che gli esperti hanno definito una ‘biopsia liquida’, molto simile alle analisi che permettono già da qualche tempo di studiare il Dna di un feto semplicemente con un prelievo del sangue della mamma.

Illumina Inc., azienda specializzata nel sequenziamento del genoma, sta studiando il nuovo esame del sangue in grado di diagnosticare un tumore in maniera precoce.

Il lavoro di realizzazione del test è iniziato 18 mesi fa. Jay Flatley, direttore esecutivo di Illumina, ha detto che ci vorrà almeno un altro anno di sviluppo prima di cominciare la sperimentazione. Questa fase, che sarà portata avanti dal consorzio di ricerca Grail, richiederà altri 2 anni, quindi per l’entrata in commercio del test bisognerà aspettare il 2019.

Nella speranza che i costi del sequenziamento genico si riducano nel corso degli anni, Illumina pensa di poter commercializzare il test a un prezzo che si aggira attorno ai 500 dollari.

In realtà la Pathway Genomics ha già lanciato qualcosa di simile, ma lo scorso settembre l’Fda ha ammonito l’azienda dichiarando che sulla base della revisione dei materiali promozionali e dei paper citati, i test offerti sono ad alto rischio e non hanno ricevuto un’adeguata validazione clinica. Non solo: potrebbero mettere a rischio la salute pubblica.

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