Milano fashion week 2018, una passeggiata tra mostre e sfilate

VEB

Come ogni anno, Milano in questi giorni è in fermento per le varie sfilate di moda che si terranno. La Fashion week 2018 è iniziata e, come sempre, fa discutere e crea scalpore. In corso fino al 26 febbraio, numerosi stilisti si sono sbizzarriti nell’eccentricità che li caratterizza da sempre, portando nelle passerelle creazioni sempre più creative e stupefacenti.

GUCCI

Tra i primi eventi a dare nell’occhio c’è stata la sfilata di Gucci, già a partire dagli inviti distribuiti agli ospiti: un timer arancione che faceva il conto alla rovescia per l’inizio della sfilata, infilato in una busta trasparente e riportante la scritta “Avviso ai genitori, contenuto esplicito”. Questa scelta è stata adottata per rispecchiare i toni macabri e angoscianti della sfilata, il cui ambiente è stato arredato come se fosse una sala operatoria, con lettini e lampade scialitiche (le classiche lampade che si vedono nelle sale operatorie), sedie da sale d’attesa, pareti color verde ospedaliero e il “bip” dei macchinari di monitoraggio del paziente in sottofondo. Lo stilista ha ricreato tutto questo per rappresentare il suo lavoro, un taglia e cuci per ricostruire materiali e tessuti per creare nuove personalità e identità.

Ciò che più ha fatto scalpore sono stati i modelli che portavano in mano delle teste mozzate identiche ai propri volti, per non parlare di maschere e passamontagna. Alcuni modelli hanno anche sfilato con cuccioli di drago e serpenti finti in braccio.

LE MOSTRE

Molte persone desiderano assistere personalmente alle sfilate e al glamour proposte, se siete tra questi ma se non avete avuto la possibilità di andare a vedere di persona le passerelle della Fashion week 2018, non scoraggiatevi. Per immergervi nel mondo della moda non ci sarà bisogno di passare ore e ore a visitare i cataloghi di Prada o il Fiorucci online shop, basterà andare a visitare varie mostre a tema; tra tutte spicca “Italiana – l’Italia vista dalla moda 1971-2001”, una rappresentazione dello stile e dell’eleganza della nostra penisola.

La mostra, curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi, rappresenta i trent’anni che fecero la rivoluzione nella moda italiana, ma non solo. Saranno esposti pezzi d’archivio delle più celebri case di moda italiane, per ricostruire una parte della nostra identità sociale e culturale. Nel percorso ci saranno vari collegamenti all’arte italiana, tra le più annoverate in tutto il mondo. Si parte dal 1971, dove si ha il passaggio simbolico dall’Alta Moda al prêt-à-porter, e si termina nel 2001, quando la moda si trasformò definitivamente in un caso internazionale, messo nelle mani di chiunque volesse avvicinarsi.

Un’altra mostra che si terrà fino al 24 marzo è “Rosa Genoni: una donna alla conquista del ‘900 per la moda, l’insegnamento, la pace e l’emancipazione”, a cura dell’Associazione Amici di Rosa Genoni e dell’Archivio di Stato di Milano, narra la storia di Rosa Genoni, che riuscì a sfuggire alla povertà fino ad arrivare a dirigere una nota casa di moda milanese e insegnare storia del costume.

Occasioni da non perdere, soprattutto per gli appassionati di moda, della sua storia e delle sue radici.

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