Ministero ordina ritiro di abbigliamento pericoloso per bambini

VEB

Se è importante che ognuno di noi faccia attenzione alle etichette, per essere sicuri di quali tessuti vengono a contatto con la nostra pelle, è ancora più importante quando si parla di bambini, la cui cute è più sensibile, e quindi più esposta ad eritemi ed irritazioni.

Proprio in quest’ottica, il ministero ha disposto il ritiro dal mercato del piumino con cappuccio in pelliccia di coniglio, marca Blumarine baby (codice: 357PN11 69661 COL.22616 CLG: 387 152 727 515 e della coperta in pelliccia di agnello, marca Christ per la culla dei neonati, classificati come “prodotti pericolosi”.

La decisione del ministero giunge a seguito della valutazione del rischio effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità, e conseguente la denuncia della Lav, frutto dell’indagine Toxic Fur 2 svolta dall’Associazione animalista, che ha dimostrato nuovamente la presenza di sostanze chimiche pericolose nelle componenti di pelliccia animale di alcuni campioni di prodotti moda per bambini.

I test ufficiali condotti su due campioni di pellicce tossiche sequestrati dai Carabinieri del Nas, hanno rilevato elevatissimi livelli di Cromo esavalente che, oltre a essere una sostanza cancerogena, può causare reazioni allergiche (es. eczema da contatto) in individui ipersensibili. Inoltre uno dei capi in questione presenta una elevata concentrazione di Cromo Trivalente (assorbibile tramite sudore), 168mg/kg contro i 18mg/kg raccomandati dall’ISS per evitare l’insorgere di effetti sensibilizzanti della cute. Anche per una coperta per neonati, interamente composta da pelliccia di agnello si sono registrati preoccupanti valori di questa sostanza, 35mg/kg.

Le aziende si difendono, per tutelare il loro buon nome e il commercio. La “Blumarine”, appena saputa la notizia, ha subito diffuso un comunicato in cui dice di non aver mai consentito la messa in vendita di merce inquinata da tali sostanze.

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