Nasa e Space X insieme per costruire una stazione sulla Luna

VEB

La NASA prevede di inviare esseri umani sulla luna per la prima volta da anni, entro il 2024. Ciò avverrà nell’ambito del programma Artemis, in onore del 55° anniversario dello sbarco del primo uomo sulla superficie lunare. Durante la missione, due astronauti, un uomo e una donna, dovrebbero trascorrere circa una settimana lontano dal nostro pianeta.

Nasa e Space X insieme per costruire una stazione sulla Luna

Per rendere più facile l’invio di persone sul satellite terrestre, l’agenzia vuole costruire una stazione Gateway e posizionarla nell’orbita della luna. Si scopre che gli astronauti voleranno prima nella stazione e solo allora andranno alla loro destinazione finale.

Due parti importanti della futura stazione sono già pronte: un modulo per l’alloggiamento degli astronauti HALO e un sistema di DPI per l’alimentazione e lo spostamento della stazione. Il razzo Falcon Heavy di SpaceX verrà utilizzato per inviare la stazione in orbita lunare. Ecco perché Elon Musk ha deciso di aiutare la NASA e quali altre funzioni svolgerà la stazione Gateway.

L’accordo con SpaceX è stato annunciato sul sito ufficiale della NASA. SpaceX è sempre aperto alla collaborazione e spesso invia satelliti e persino esseri umani nello spazio su richiesta di clienti di terze parti. Questa è la sua principale fonte di guadagno e il caso di Gateway Station non fa eccezione. La NASA pagherà 331,8 milioni di dollari per la consegna dei due moduli principali della stazione in orbita lunare.

Per il lancio verrà utilizzato un razzo Falcon Heavy. I moduli HALO e PPE saranno assemblati in un’unica struttura in anticipo e voleranno insieme.

Il modulo residenziale HALO è una struttura sigillata che fungerà da soggiorno temporaneo per gli astronauti. Le navi in ​​arrivo alla stazione attraccheranno con questo modulo. La prima di queste navi dovrebbe essere Orion, che è stata sviluppata dalla NASA sin dagli anni 2000 e sarà utilizzata per trasportare i membri dell’equipaggio della missione Artemis alla stazione. Dopo l’attracco, la stazione potrà diventare un ulteriore sistema di supporto vitale per gli astronauti.

Il modulo residenziale sarà collegato al modulo di propulsione energetica PPE, che è dotato di pannelli solari per generare energia. Ha anche propulsori ionici, necessari per cambiare la posizione della stazione rispetto alla luna. Inoltre nel sistema sono presenti antenne necessarie per la comunicazione con la Terra e dispositivi che volano verso la stazione.

In futuro, altri moduli saranno collegati alla stazione. In futuro il Gateway avrà un’unità abitativa internazionale, che sarà in grado di ospitare astronauti di diversi paesi. Si prevede che grazie a lui sarà possibile vivere alla stazione per 1-2 mesi. Questo modulo è stato sviluppato dalle agenzie spaziali europee e giapponesi. Si prevede inoltre di collegare alla stazione un braccio robotico, alloggi aggiuntivi e sistemi di alimentazione.

La Nasa chiede aiuto ad Elon Musk per la missione Luna.

È interessante notare che il Gateway dovrebbe essere utilizzato non solo come punto intermedio durante un volo sulla luna. Nei prossimi 10-15 anni, le agenzie aerospaziali vogliono inviare le prime persone su Marte e la stazione tornerà sicuramente utile per queste missioni. Anche in futuro si prevede di costruire una stazione sulla superficie lunare. La struttura del Gateway può diventare un luogo di riposo per i futuri costruttori.

È importante notare che la NASA inizialmente voleva lanciare la stazione Gateway utilizzando il proprio razzo Space Launch System (SLS). Ma il suo sviluppo va avanti da quasi 10 anni e ancora non è decollato a causa di numerosi malfunzionamenti. La NASA già nel 2018 ha espresso la sua disponibilità ad abbandonare il razzo SLS se altre società offrono una buona alternativa. Sembra che il momento sia arrivato, perché il razzo Falcon Heavy di SpaceX è molto meglio del velivolo della NASA

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