Il futuro del trasporto marittimo è arrivato, e naviga a zero emissioni. Venerdì, nella città portuale di Hobart, nel sud dell’Australia, è stata varata la nave elettrica più grande mai costruita al mondo: un colosso da 130 metri realizzato dall’azienda australiana Incat per la compagnia sudamericana Buquebus.

Un gigante green da 2.100 passeggeri e 225 veicoli
Chiamata Hull 096, questa imponente nave catamarano in alluminio è progettata per operare sulla tratta tra La Plata, nei pressi di Buenos Aires (Argentina), e l’Uruguay. Può trasportare fino a 2.100 passeggeri e 225 veicoli, posizionandosi come un punto di svolta per il trasporto elettrico su lunga distanza.
Il cuore pulsante del natante è una batteria da oltre 250 tonnellate, che alimenta un sistema di propulsione capace di accumulare oltre 40 megawattora di energia: una quantità sufficiente per garantire autonomia e prestazioni elevate durante l’intero viaggio.
“Questa nave dimostra che le soluzioni a basse emissioni su tratte marittime estese non solo sono realizzabili, ma pronte a essere utilizzate subito”, ha dichiarato il CEO di Incat, Stephen Casey, durante il varo nelle acque del fiume Derwent, in Tasmania.
Il trasporto marittimo verso la svolta green
Secondo i dati dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), il settore del trasporto navale contribuisce per circa il 3% alle emissioni globali di gas serra. Un dato allarmante, che ha spinto l’IMO ad adottare misure drastiche per il futuro: entro il 2028, tutte le navi dovranno utilizzare combustibili a basse emissioni di carbonio, oppure saranno soggette a tasse ambientali e penalità economiche.
Questa mossa si inserisce in una strategia globale per decarbonizzare il comparto navale, spingendo l’industria verso carburanti alternativi e tecnologie sostenibili, come appunto la propulsione elettrica.
Biocarburanti: soluzione o nuovo problema?
Nonostante l’entusiasmo per il cambiamento, gli ambientalisti lanciano un campanello d’allarme: l’eccessivo ricorso ai biocarburanti potrebbe innescare altri problemi ambientali, come la deforestazione per la coltivazione intensiva di materie prime vegetali. Una contraddizione che potrebbe ridurre significativamente l’impatto positivo della transizione energetica.
Navigare verso un futuro sostenibile
La nuova nave elettrica di Incat rappresenta un segnale potente per l’intero settore navale: è possibile conciliare innovazione, sostenibilità e trasporto su larga scala. Con l’aumento delle normative ambientali e una crescente consapevolezza globale, il passaggio all’energia pulita nei mari non è più una prospettiva futura, ma una necessità urgente del presente.