Negli anni, coi progressi fatti dalla medicina, avere una neoplasia non è più una condanna a morte certa: con interventi e cicli di chemio, la malattia può essere estirpata e si può tornare ad una vita normale.
Gli interventi però non assicurano che la malattia non ricompaia: nei soggetti affetti da tumore, il rischio di recidiva è molto alto, ed anzi nella quasi totalità dei casi, la malattia negli anni successivi si ripresenta,
Il rischio di recidiva è molto alto soprattutto in patologie come la neoplasia alla mammella, ma una speranza arriva da uno studio dell’Institute of Cancer Research di Londrache, su 55 pazienti che erano ad alto rischio di ricaduta: un esame del sangue è in grado di scoprire se il tumore al seno ricomincia a crescere di nuovo dopo il trattamento, già otto mesi prima che venga individuato da esami medici.
Delle 15 donne che sono andate incontro a ricadute, 12 sono state identificate in anticipo grazie al test: le pazienti positive alla ricerca del Dna tumorale sono risultate 12 volte più a rischio di recidiva.
Il test promette di identificare in anticipo le donne da sottoporre a chemioterapia o altri trattamenti dopo l’intervento chirurgico, risparmiando alle altre cure potenzialmente inutili e spesso gravate da pesanti effetti collaterali.