Per ora si tratta solo di una connessione scoperta dagli scienziati analizzando migliaia di dati, ma potrebbe rivelarsi anche una scoperta fondamentale per sviluppare una cura per una delle malattie più temibili di questo secolo.
Secondo quanto affermato dai ricercatori della McGill University, le persone geneticamente inclini ad avere bassi livelli di vitamina D sono più a rischio di sviluppare sclerosi multipla.
Le analisi sono state condotte individuando i valori nel sangue di un marcatore della sostanza: al corrispondere di un basso valore di questo indicatore è corrisposta una ridotta presenza vitaminica e una più elevata incidenza di sclerosi rispetto a coloro che non presentavano questa particolarità genetica.
La ricerca in tutto il mondo ha già dimostrato che la sclerosi multipla è più comune nei Paesi meno soleggiati, più lontano dall’equatore, ma non è chiaro se questa relazione sia causale o ci siano altri fattori in gioco.
Gli studi in questo senso devono essere approfonditi, in quanto la luce solare innesca una reazione chimica nella pelle e questa è la fonte primaria di vitamina D. Serviranno comunque altri studi per capire se la malattia del sistema nervoso che ancora non conosce cure, possa essere prevenuta aumentando la quantità della ‘vitamina del sole’.