Nuova frontiera della protezione, il riconoscimento oculare

VEB

Quello che fino a pochi anni fa era considerato poco più che mera fantascienza, con le odierne tecnologie, sempre più efficienti e raffinate, è già realtà.

Se il riconoscimento delle impronte era già considerato un notevole passo in avanti, quello che viene dal Giappone è un vero passo da gigante, nell’ambito della sicurezza e della protezione dei propri dispositivi elettronici: nel continente asiatico è difatti diventato realtà il riconoscimento oculare.

Se Apple e Samsung hanno usano comunemente un sistema per la lettura delle impronte digitali, il colosso dell’elettronica Fujitsu ha invece pensato di sfruttare il riconoscimento dell’iride per l’autenticazione sul suo nuovo smartphone Fujitsu Arrows NX F-04G.

Quest’ultimo utilizza una telecamera a infrarossi frontale in combinazione con una luce infrarossa LED che illumina l’occhio. Un video mostra come opera lo scanner dell’iride enfatizzando la semplicità di sblocco da parte dell’utente senza la necessità di ricordare combinazioni o password.

Non solo: l’autenticazione permette anche di utilizzare il sistema FIDO (Fast Identity Online, supportato da Microsoft, Google e PayPal) per i pagamenti mobile e Fujitsu assicura che il  sistema sbaglia solo una volta ogni 100.000.

Il nuovo smartphone con riconoscimento oculare verrà lanciato a breve sul mercato, ma solo su quello giapponese, e si aggira intorno ai 450$.

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