Paracetamolo problemi se assunto in gravidanza

VEB

Il paracetamolo è uno dei più diffusi antidolorifici al mondo, è contenuti in diversi farmaci contro le infiammazioni e i dolori.

Secondo uno studio dell’Università di Edimburgo e pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine Reports, proprio il paracetamolo potrebbe provocare danni alla salute nel caso di assunzione in stato di gravidanza.

Pare infatti che assunto per lunghi periodi, almeno sette giorni, il paracetamolo contribuisca all’interruzione della produzione di testosterone, andando a colpire la possibile salute legata alla riproduttività dei possibili figli maschi.

Il testosterone è infatti un ormone importantissimi alla base dello sviluppo dell’apparato genitale maschile, in particolar modo l’interruzione di produzione di testosterone, potrebbe, in futuro, portare a problemi legati all’infertilità.

Calcolando che il paracetamolo, secondo le ultime statistiche, è utilizzato tantissimo in Italia, sono infatti almeno 2,8 milioni di confezioni solo nel 2014, l’Università di Edimburgo mette in guardia sulle possibili cause dell’utilizzo prolungato.

I test sono stati effettuati su dei topi ai quali, dopo essere stati innestati dei tessuti umani, è stato somministrato paracetamolo per un periodo di sette giorni, riducendo così la produzione di testosterone del 45%.

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