Paul McCartney svela la verità sulla teoria della sua morte

VEB

La leggenda dei Beatles, Paul McCartney, ha affermato che la teoria del complotto “Paul è morto” scatenata dalla copertina dall’album classico Abbey Road, era “ridicola” ma in realtà “tutta pubblicità”.

Paul McCartney svela la verita sulla teoria della sua morte

Paul McCartney ha rivelato che la teoria secondo cui lui morì e fu rimpiazzato sulla copertina del classico dei Beatles, Abbey Road, fu in realtà “una grande pubblicità“.

Dopo la sua uscita nel 1969, i fan pensavano che ci fossero “messaggi segreti” sulla foto che indicavano che Paul era stato ucciso in un incidente d’auto tre anni prima.

Ma McCartney, 78 anni, ha detto che la cospirazione “Paul è morto” era “ridicola”.

Ha aggiunto: “Mi dicevano: ‘cosa vuoi fare a riguardo?‘ Io ho semplicemente detto: ‘Lascia perdere. È una grande pubblicità per l’album. Ho rilasciato poi una semplice dichiarazione dicendo: “Non sono morto“.

L’idea folle ha iniziato a diffondersi dopo che un fan l’ha condivisa in onda con il DJ statunitense Russ Gibb.

Si diceva che la copertina raffigurasse un funerale, con Paul a piedi nudi e fuori passo con i suoi compagni di band per rappresentare un cadavere.

Si diceva anche che la targa di un’auto nella foto dimostrasse che McCartney era stato ucciso. Ma l’ex Beatles ha spiegato: “Era una giornata molto calda e ho fatto alcune foto attraversando la traversata con i sandali“.

Poi faceva così caldo che li ho lanciati via per un paio di volte ed una di queste foto è quella che hanno usato. Hanno detto: ‘Questo è un segno che Paul è morto‘.

“C’era un maggiolone lì con la targa 281F e hanno detto: ‘Sarebbe 28 se fosse vissuto’. Niente di tutto ciò aveva senso.

C’è una lunga serie di cospirazioni che circondano la teoria secondo cui “Paul è morto“, con persino l’ ex cantante degli Atomic Kitten Kerry Katona che dice “forse c’è del vero” nelle affermazioni stravaganti.

Alcuni credono che ci siano messaggi nascosti nelle canzoni dei Beatles, mentre altri suggeriscono che Paul sia stato sostituito con un controfigura.

Next Post

Primo appuntamento al buio, scopre in realtà di chi si tratta

Gli appuntamenti online possono essere a volte un po’ complicati, come ha scoperto una donna quando le è stata consigliata la sua “anima gemella” su una app di incontri. Brooke Averick stava trascorrendo del tempo con la sua famiglia ad Haverford, in Pennsylvania, quando ha rivelato che la sua metà “più compatibile” su […]
Primo appuntamento al buio scopre in realta di chi si tratta