In questi giorni si parla moltissimo del Grande Fratello Vip: fanno notizia i componenti ufficiali del cast che si stanno mettendo a nudo nella casa più spiata d’Italia, ma fanno ancora più notizia quelli esclusi dalla produzione e quelli che invece hanno gentilmente declinato l’offerta.
Tra questi ultimi c’è anche Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, che proprio nei giorni scorsi ha documentato sui social il suo ultimo ricovero in ospedale, per subire un secondo intervento bariatrico, utile nel suo lungo percorso per riuscire a perdere peso e tornare in perfetta forma.
Platinette rivela in un lungo post su Facebook che gli era stato chiesto di entrare al Grande Fratello Vip e spiega i motivi del suo rifiuto:
“GFVIP. Che ce ne fosse bisogno o meno è tutta da vedere – inizia il post di Coruzzi – ma dato che i famosi 15 min di popolarità non si negano a nessuno, nemmeno ai ‘morti di fama’ (anche se la dicitura è perfida come la sorte dei famosi che non ‘sarebbero’ più tali), quelli che partecipano alla 1a edizione italiana del Grande Fratello Vip, partito da qualche giorno dopo aver chiuso i battenti in altri Paesi dove la ‘furbata’ di metter dentro casa a convivere personaggi dello spettacolo & altro è già arrivata al capolinea… Confesso, col pudore della ‘soubrette’ che mi abita, che la proposta, qualche settimana fa, di entrare nella ‘Caaasaaa’ era arrivata anche a me e che, a domanda è cortese rispondere, quando ho chiesto ma dovrei entrare come Mauro o Platinette ho intravisto negli occhi dell’interlocutore un dubbio fulmineo, perché, l’ho capito subito, nemmeno per un attimo la proposta era rivolta al ‘personaggio’ ma alla persona e che la mia contromossa aveva aperto un file, subito chiuso, perché, con fermezza ho detto grazie ma non posso…“.
Platinette ne ha un po’ per tutti e continua: “Qui bisogna capire chi sia vip e chi no: ad esempio basta chiamarsi Rodriguez di cognome per essere famoso? E perché non parliamo di Pamela Prati che afferma di essere claustrofobica. Ma come? E allora cosa vai fare nella casa!“.