Quando il bebè dorme con mamma e papà: rischi e benefici

VEB

Sicuramente dormire nel lettone è il sogno di quasi tutti i bambini in quanto vedono la possibilità di stare insieme alla mamma e al papà e non solo, ma attraverso il contatto fisico dei genitori il bambino sperimenta protezione e sicurezza.

Ma come ogni regola, anche quella del lettone ha le sue eccezioni. A volte si può essere flessibili d fronte alla richiesta del proprio figlio, però bisogna stare molto attenti che non diventi poi un’abitudine.

In casi particolari, nulla vieta che di fronte a determinati cambiamenti che provocano una certa ansia o nervosismo si tenga con sé il bambino per poterlo fare addormentare. L’importante è riportarlo poi nel suo lettino.

Da uno studio effettuato dall’organizzazione Inran.it emerge che concedere quest’abitudine è molto facile e semplice, ma quando l’abitudine viene messa a dimora diventa veramente difficile risolvere il problema, in quanto a volte toglierla richiede impegno e tanta fatica.

Quali sono gli svantaggi di lasciar dormire il bambino nel lettone?

  • Il bambino abituato ad addormentarsi nel lettone potrebbe avere problemi quando lo si lascia con un parente o con la baby sitter
  • il passaggio dal lettone al suo letto può essere un’operazione davvero estenuante
  • condividere il sonno con il proprio bambino può danneggiare la vita di coppia

Quali sono invece i vantaggi?

Alcuni studi recenti hanno dimostrato che rispetto ai bambini che dormono da soli, quelli che hanno dormito insieme ai genitori tendono a dormire di più e quindi ad interrompere di meno il sonno della madre.

Inoltre alcuni ritengono che i bambini che dormono insieme ai genitori siano più estroversi, più sicuri di sé e più indipendenti. Il risultato: da adulti avranno una maggiore autostima, un atteggiamento sereno nei confronti dell’intimità, e una migliore capacità di gestire al meglio lo stress.

Pertanto le preoccupazioni di coloro che credono che consentire ai propri figli di dormire nel lettone renderà difficoltoso farli spostare nel loro letto, sarebbero smentite da alcuni studi pubblicati di recente.

Tuttavia l’antropologia mostra come il sonno condiviso sia presente in tutti i mammiferi e non solo, ma anche la storia dell’uomo sin dagli albori testimonia dell’uso di dormire insieme ai propri figli nello stesso letto.

Ma è solo di recente che a causa dei cambiamenti culturali avvenuti a seguito dell’evoluzione sociale ha visto la donna sempre più lontana dall’ambiente domestico e dagli affetti, ma sicuramente molto più attiva nel mondo del lavoro, e proprio per tale ragione che le prassi legate alla cura dei figli sono state rimesse nuovamente in discussione:

questo significa in altri termini, che da un accudimento ad alto contatto, allattamento al seno e sonno condiviso si è andata sostituendo via via una nuova cultura caratterizzata soprattutto dall’indipendenza non solo della madre ma anche del bambino già in tenera età.

In conclusione è di vitale importanza essere consapevoli dei rischi e dei benefici di ciascuna scelta che si effettuerà, l’importante è comportarsi in maniera tale da ridurre al minimo i rischi per la salute del piccoletto affrontando in maniera costruttiva questo problema.

E voi mamme che cosa ne pensate di tutto questo, siete d’accordo che la nanna nel lettone possa apportare dei reali benefici ai vostri pargoletti?

Next Post

Google rischia una nuova maxi multa miliardaria dall’UE

Poco più di un anno fa, esattamente nel giugno del 2017, la Commissione europea aveva imposto a Google un’ammenda di 2,42 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust. Secondo gli analisti della commissione alla Concorrenza, la società di Mountain View aveva abusato della sua posizione dominante sul mercato in quanto motore di ricerca accordando […]
Google rischia una nuova maxi multa miliardaria da UE