Durante il mese sacro del Ramadan, i fedeli osservano il digiuno dall’alba al tramonto. Questo periodo di introspezione e purificazione modifica profondamente le abitudini quotidiane, specialmente quelle alimentari. Capire quando si può mangiare è fondamentale, così come sapere quali alimenti preferire per affrontare al meglio le lunghe ore di astinenza.
I pasti principali durante il Ramadan sono due: il Suhoor, consumato prima dell’alba, e l’Iftar, che interrompe il digiuno al tramonto. Questi non sono semplici pasti, ma momenti di condivisione e spiritualità che scandiscono le giornate dei musulmani.

Il Suhoor: Il Pasto Prima dell’Alba per Affrontare la Giornata
Il Suhoor è il pasto consumato prima della preghiera del Fajr, ovvero prima delle prime luci dell’alba. È un pasto cruciale perché deve fornire l’energia e l’idratazione necessarie per sostenere il corpo durante l’intera giornata di digiuno. Saltarlo è sconsigliato, poiché si rischierebbe di accusare maggiormente la fatica e la disidratazione.
Per un Suhoor equilibrato, è importante scegliere alimenti nutrienti e a lento rilascio di energia. Sono da preferire i carboidrati complessi, le proteine e le fibre.
Alcuni alimenti consigliati includono:
- Cereali integrali: avena, pane integrale, orzo.
- Proteine: uova, yogurt greco, legumi come lenticchie e ceci.
- Frutta e verdura ricche d’acqua: cocomero, cetrioli, arance.
- Frutta secca e semi: mandorle, noci e datteri per un apporto di grassi sani e zuccheri naturali.
È altrettanto fondamentale bere abbondante acqua durante questo pasto per garantire una corretta idratazione che duri il più a lungo possibile.
L’Iftar: La Rottura del Digiuno al Tramonto
L’Iftar è il pasto che si consuma subito dopo il tramonto, al momento della preghiera del Maghrib. È un momento di gioia e convivialità, spesso condiviso con famiglia e amici. La tradizione profetica (Sunna) suggerisce di rompere il digiuno con un numero dispari di datteri e un bicchiere d’acqua.
I datteri sono ideali per rompere il digiuno perché forniscono zuccheri naturali che danno un’immediata sferzata di energia all’organismo dopo molte ore di astinenza, oltre a essere ricchi di fibre e sali minerali importanti come il potassio.
Dopo questo primo ristoro, il pasto dell’Iftar prosegue con una varietà di piatti che cambiano a seconda delle tradizioni culturali. Generalmente, si inizia con qualcosa di leggero per non appesantire lo stomaco.
I piatti tipici dell’Iftar spesso includono:
- Zuppe: la più famosa è l’Harira, una ricca zuppa marocchina a base di lenticchie, ceci, pomodoro e carne.
- Insalate: come il Fattoush, un’insalata libanese con verdure fresche e pane pita croccante.
- Piatti unici: non mancano mai piatti sostanziosi come il couscous con carne e verdure, il biryani, spiedini di carne (kebab) o involtini ripieni (samosa o brick).
- Dolci: la tavola dell’Iftar si arricchisce di numerosi dolci tradizionali come baklava, kunafa o chebakia.
Anche durante e dopo l’Iftar, è essenziale continuare a idratarsi bevendo acqua, tisane o succhi di frutta fresca, evitando bevande zuccherate e gassate. Mangiare lentamente e con moderazione è un consiglio chiave per evitare indigestioni e godere appieno dei benefici spirituali e fisici del Ramadan.
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