Il colosso informatico Engineering vanta un credito da circa cento milioni di euro con la regione Sicilia: un annoso contenzioso che nelle scorse ha portato ad una drastica decisione, che mette in seria difficoltà tutta la regione.
L’ex socio della regione ha infatti deciso di staccare la spina alla struttura informatica che si trova in Valle D’Aosta dove sono conservati i dati della Regione: dal sito istituzionale al sistema di prenotazione delle viste mediche dei Cup passando per i programmi dei medici di medicina generale al pagamento dei fornitori e degli stipendi dei regionali stessi, tutto si è spento.
Il black out ha provocato lo stop anche degli sportelli dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. «Per cause indipendenti dalla volontà dell’Asp – viene spiegato – sono bloccati gli sportelli dell’azienda. A causa dell’interruzione del collegamento con i server di Siciliae-servizi oggi non si garantiscono le attività di prenotazione visite specialistiche, scelta e revoca del medico di famiglia e del pediatra (anagrafe assistiti), riscossione ticket ed esenzione ticket per patologia ed invalidità».
“La situazione è disastrosa”: così Antonio Ingroia, amministratore di Sicilia e-servizi, commenta il nuovo blocco informatico della Regione. “In questo momento non funziona quasi nulla”, taglia corto.
“Dovrebbe esserci un incontro nel pomeriggio con l’ex socio privato. Speriamo in sviluppi positivi, altrimenti è pronto il piano B per risolvere l’emergenza”, afferma Ingroia, che preferisce non spiegare in cosa consista.