Gli scienziati hanno pubblicato una nuova ricerca che preoccupa tutto l’ambiente scientifico.
La ricerca del Max Planck Institute, con sede in Germania, pubblicata sulla rivista scientifica Reviews of Geophysics, ha rivelato ancora una volta il pericolo imminente dei cambiamenti climatici.

Secondo lo studio, il Mediterraneo orientale e il Medio Oriente saranno scossi da eventi meteorologici estremi senza precedenti nel prossimo futuro. Queste aree sono state descritte come il “centro del cambiamento climatico“, sottolineando che il tasso di aumento della temperatura è quasi il doppio della media globale.
È stato sottolineato che i paesi di tale regione, nei prossimi anni sperimenteranno crisi come ondate di caldo, siccità, tempeste di sabbia e precipitazioni eccessive.
Entro la fine di questo secolo, si stima che le temperature nella regione aumenteranno fino a 5 gradi, e ci sarà un caldo torrido senza precedenti, soprattutto in estate.
Nella ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Reviews of Geophysics, si afferma che il Mediterraneo orientale e il Medio Oriente saranno sotto l’influenza di una gravissima crisi climatica se non verranno prese immediatamente le misure necessarie.
Secondo la ricerca, con la diminuzione della quantità di precipitazioni, tale area vivrà una gravissima crisi idrica e alimentare, tutti i settori economici saranno colpiti dalla crisi e 400 milioni di persone che vivono nella regione subiranno effetti molto devastanti. Le aree costiere e i terreni agricoli in molti luoghi saranno sull’orlo dell’estinzione con l’innalzamento del livello dell’acqua.
Entro la fine di questo secolo, si stima che le temperature nella regione aumenteranno fino a 5 gradi, e ci sarà un caldo torrido senza precedenti, soprattutto in estate. Secondo il rapporto, con la diminuzione della quantità di precipitazioni, la regione sperimenterà una gravissima crisi idrica e alimentare.
Nel rapporto, si fa riferimento ad una serie di Paesi che saranno maggiormente colpiti come la Turchia, la Grecia, Qatar, Siria e Arabia Saudita.