Da Pretty Woman ad American Gigolo, da Ufficiale e Gentiluomo a L’amore infedele, Richard Gere per decenni è stato uno dei protagonisti della Hollywood quella più amata.
Da un po’ di tempo però l’attore non è tenuto in considerazione come una volta, pochi ruoli importanti ed è lui stesso a parlarne e a rivelare le motivazioni all’Hollywood Reporter, Richard Gere conferma che la realtà dei fatti è legata alla sua religione e al suo attivismo per il Tibet.
L’ultima grande produzione con un ruolo principale risulta essere quella del 2008 con il film “Come un uragano”, l’attore rivela: “Ci sono sicuramente film che non sono tollerati dai cinesi se ci fosse un ruolo principale affidato a me”.
Richard Gere allude principalmente alla sua battaglia nei riguardi della Cina per la violazione dei diritti umani in Tibet, un discorso molto duro che tenne per la prima volta nel 1993 quando, salito sul palco per la premiazione del miglior regista, si dichiarò apertamente a favore del Tibet, evidentemente attirando l’antipatia di persone importanti.
Gere è anche un grande amico del Dalai Lama, da molti anni il mercato è totalmente cambiato e la “fetta” legata a quello cinese è davvero enorme, dunque secondo lo stesso attore questo lungo esilio è principalmente dovuto alle sue idee politiche “Sacrificare Richard Gere e metterlo in un angolo, è stata una mossa ben studiata” rivela l’attore.