Rivelata l’identità del serial killer Zodiac

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Un team di investigatori amatoriali, conosciuti come “I Case Breakers“, sostengono di avere risolto uno dei più grandi misteri criminali degli ultimi 54 anni: l’identità dello Zodiac Killer.

Rivelata identita del serial killer Zodiac

La loro ricerca pluriennale li ha portati a credere che abbiano finalmente scoperto chi si cela dietro gli atroci crimini commessi in California alla fine degli anni ’60.

Lo Zodiac Killer, così chiamato a causa delle lettere crittografate e firmate come “lo Zodiaco” che inviava ai giornali, è noto per aver brutalmente assassinato almeno cinque persone, focalizzandosi prevalentemente su giovani coppie in zone isolate. Le modalità degli omicidi variavano tra sparatorie e pugnalate.

Guidati da Thomas Cobert, “I Case Breakers” sono un gruppo eterogeneo di professionisti con esperienze militari e investigative che hanno dedicato anni di lavoro allo scrutinio del caso dello Zodiac Killer. La recente scoperta che ha catalizzato la loro indagine è un simbolo – una croce circondata da un cerchio – trovato su un palo di legno vicino a un immobile precedentemente posseduto da chi ora è il loro principale sospetto, Gary Francis Poste.

Poste, un veterano dell’aeronautica scomparso e già noto alle autorità per altri reati, è entrato nel mirino del gruppo grazie ad una pista fornitagli da Dale Julin, un ex presentatore di notizie, nel 2020. Julin aveva a sua volta ricevuto delle informazioni cruciali da un senza tetto di nome Chris Avery nel 2014. Avery sostenne che Poste, suo patrigno, fosse il noto serial killer e che avesse persino tentato di ucciderlo quando lo aveva confrontato sulle sue sospette.

Basandosi su queste informazioni, i membri del team hanno iniziato un lungo processo di decifrazione dei codici contenuti nelle lettere dello Zodiaco, scoprendo che il nome completo di Poste era essenziale per sbloccarne i messaggi criptati. Questa scoperta ha permesso di fare luce su alcune informazioni chiave che collegavano Poste agli omicidi, inclusa la sua vicinanza ai luoghi del delitto e la corrispondenza tra le impronte delle sue calzature e quelle trovate sulle scene dei crimini.

I membri del gruppo sostengono che non esistono altre possibili chiavi di decrittazione e sottolineano che Poste aveva l’expertise necessaria per creare codici complessi, maturata durante i suoi anni di servizio militare. Tuttavia, bisogna notare che le affermazioni del gruppo non sono state ancora confermate dalle autorità competenti, e non c’è alcuna dichiarazione ufficiale che confermi che il caso sia stato effettivamente risolto.

Gary Francis Poste, una figura già segnata da un passato di violenza e disturbi mentali, emerge così come un sospetto centrale in uno dei casi irrisolti più noti della storia criminale americana. Resta da vedere se le prove presentate dai “Case Breakers” saranno sufficienti per scrivere la parola fine su questo oscuro capitolo della storia della criminalità in California.

fonte@DailyStar

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