Molti culti e religioni del mondo, per ragioni legate alla loro storia e tradizioni, prediligono nella loro alimentazione dei cibi piuttosto che altri e soprattutto prevedono di escluderne altri.
Ad esempio la religione cristiana prevede di escludere la carne nel periodo di quaresima mentre quella musulmana vorrebbe si evitasse del tutto la carne di maiale.
Ma forse l’alimentazione più “estrema” è quella prevista dalla religione ebraica:
Sai cos’è il cibo kosher?
Letteralmente la parola in ebreo significa “adatto”, “idoneo” e, se riferito ai prodotti alimentari, indica che quel cibo può essere consumato da un ebreo osservante.
Più nello specifico, la casherut indica, nell’accezione comune, l’idoneità di un cibo a essere consumato dal popolo ebraico secondo le regole alimentari stabilite nella Torah, e quindi un cibo che risponde ai requisiti di kasherut è definito kashèr.
In generale, il cibo, per essere consumato secondo le regole alimentari ebraiche, deve soddisfare vari criteri tra cui la natura del cibo, la preparazione del cibo e per i cibi di origine animale, le caratteristiche dell’animale stesso.
Le regole sono tante e diversificate ma le più comuni sono quelle che riguardano il non mischiare nello stesso pasto carne e latte, il consumo di carne di animali ruminanti e con lo zoccolo diviso in due parti, la macellazione in un modo specifico esclusivamente da un rabbino autorizzato.