Per fortuna il nostro paese è stato, negli ultimi anni, tra quelli meno colpiti dalla furia omicida degli estremisti islamici, anche grazie alla bravura della nostra intelligence e delle nostre forze armate.
Nelle scorse ore, però, a quanto pare abbiamo rischiato grosso: un blitz antiterrorismo è stato infatti portato a termine in provincia di Nuoro dal Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza) della polizia di Stato ed un uomo è finito in stato di fermo.
A quanto pare l’uomo, che è stato individuato a Macomer, sembrerebbe stesse progettando un attentato.
L’uomo, sempre secondo quanto si apprende, aveva un permesso di soggiorno e un documento palestinese.
Secondo il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, il 38enne stava progettando “un attacco” con “la ricina e l’antrace”. Un attentato, secondo l’ipotesi investigativa, da compiere in Sardegna, avvelenando una condotta idrica potabile.
Gli investigatori, riferiscono fonti interne, sono arrivati a lui in seguito a delle indagini connesse al tentativo di acquisto di materiali utili a confezionare un ordigno chimico-biologico, pensato appunto per avvelenare falde acquifere, serbatoi o acquedotti.