L’archeologia in Israele continua a svelare capitoli di un passato lontanissimo, offrendo un contesto tangibile ai racconti che hanno attraversato i secoli. Recenti scoperte stanno riaccendendo l’interesse su alcuni luoghi chiave, fornendo nuovi dettagli sull’epoca in cui visse Gesù, circa duemila anni fa.

I segreti sotto la sinagoga di Korazim
Nel nord di Israele, l’antico villaggio di Korazim (o Chorazin) è menzionato nel Nuovo Testamento come uno dei luoghi in cui Gesù predicò e compì miracoli. Le rovine della sua imponente sinagoga, costruita con la tipica pietra di basalto nero della regione, sono da tempo meta di studio. Tuttavia, la struttura visibile risale a un’epoca successiva, attorno al 380 d.C.
La vera sorpresa è emersa da ciò che si nascondeva sotto. Un team guidato dall’archeologo Achia Cohen-Tavor ha deciso di scavare al di sotto del pavimento in pietra. Tra le fondamenta sono stati rinvenuti frammenti di ceramica, monete e oggetti di uso quotidiano che, a seguito delle analisi, sono stati datati al I secolo. “Si tratta di una scoperta rivoluzionaria”, ha dichiarato Cohen-Tavor, sottolineando l’importanza di questi reperti. Non si può datare una pietra, ma la ceramica e le monete trovate tra di esse parlano chiaro: in questo luogo esisteva una comunità attiva proprio al tempo di Gesù.
Dalla Galilea a Gerusalemme: la Piscina di Siloe
Il lavoro degli archeologi non si ferma alla Galilea. Anche a Gerusalemme un sito di enorme valore storico e religioso sta tornando completamente alla luce. Si tratta della Piscina di Siloe, il luogo dove, secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù guarì un uomo cieco dalla nascita. Per secoli, solo una piccola parte del sito era accessibile.
Grazie a recenti e imponenti scavi, l’intera area della piscina, con i suoi gradoni monumentali, è stata riportata alla luce e resa progressivamente accessibile al pubblico tra il 2023 e il 2024. Questo permette a studiosi e visitatori di camminare letteralmente negli stessi luoghi descritti nei testi antichi, creando un ponte diretto con la storia.
Queste scoperte, sia a Korazim che a Siloe, non hanno la pretesa di “provare” gli eventi narrati nelle Scritture, ma fanno qualcosa di altrettanto importante: forniscono un contesto storico incredibilmente solido. Dimostrano che i luoghi menzionati erano centri abitati e vitali nel I secolo, permettendoci di visualizzare con maggiore chiarezza il mondo di duemila anni fa.
Per chi volesse approfondire il legame tra archeologia e testi biblici, è possibile consultare le pubblicazioni e gli archivi di istituzioni autorevoli.
- Israel Antiquities Authority: L’ente governativo israeliano che sovrintende a tutti gli scavi archeologici.
- The Israel Museum, Jerusalem: Dove sono conservati ed esposti molti dei reperti più importanti trovati nel paese.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!