Nei momenti meno opportuni, quando ci si sta rilassando e si vorrebbe riposare in pace o, al contrario, si è in luogo pubblico e non si vorrebbe attirare l’attenzione su di sé, eccolo spuntare!
Di cosa parliamo? Del fastidiosissimo singhiozzo, una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma, seguita un quarto di secondo dopo, dall’improvvisa chiusura delle corde vocali.
Se si ha la pazienza di attendere qualche minuto, il singhiozzo andrà via da solo, ma se lo si vuole far sparire in fretta ci sono tanti rimedi, più o meno efficaci, da seguire.
Sicuramente il metodo più noto è quello di immobilizzare il diaframma: basta prendere un respiro molto profondo, avendo cura di gonfiare il più possibile i petto, per poi trattenere l’aria a pieni polmoni per qualche secondo.
Si possono andare a stimolare le orecchie: con il pollice e l’indice bisogna premere i lobi delle orecchie e “scrollarli” delicatamente, in modo da stimolare alcune terminazioni nervose coinvolte proprio nel singhiozzo.
Il metodo più usato è quello che consiste semplicemente nel bere un bicchiere d’acqua bloccando il respiro: in questo modo il nervo frenico sarà stimolato.
Utile può essere anche mordere un limone o berne del succo: il sapore aspro è in grado di liberare il torace e di donare un immediato sollievo dal singhiozzo.
Infine, respirare in un sacchetto è uno dei rimedi più consigliati perché riduce il livello di CO2 nel sangue e aiuta i nervi a rilassarsi.