La nostra terra è bellissima ed altrettanto lo è la lingua italiana, la lingua del sommo poeta Dante, con un vocabolario vastissimo e altrettante espressioni idiomatiche, vecchie e nuove, impossibili da conoscere tutte.
Ad esempio, molto diffusa è l’espressione “tornare con le pive nel sacco”: ma cosa vuol dire?
Questa espressione polirematica essenzialmente significa ritornare sui propri passi «con delusione e umiliazione per non aver ottenuto ciò che si voleva».
Le pive sono degli strumenti musicali a fiato e l’origine di questa espressione va ricercata nella seconda guerra mondiale.
Le pive insieme alle trombe venivano infatti utilizzate dai reparti militari durante le avanzate, ma mai quando le truppe erano costrette alla ritirata.
In buona sostanza, quindi, quando i soldati indietreggiavano o scappavano questi strumenti venivano nascosti nei sacchi: invece di festeggiare l’avanzata, si correva a ripararsi con umiliazione.
Un’altra ipotesi però vede l’origine dell’espressione legata al periodo natalizio e agli zampognari che giravano per il paese suonando cornamuse e zampogne in cambio di offerte.
I doni ricevuti venivano poi riposti in un sacco di iuta: se si ricevevano pochi doni, nel sacco semivuoto c’era abbastanza spazio per mettere anche le pive, e quindi questo era segno di “sconfitta”.
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