Tumore del colon, probiotico e broccoli accoppiata vincente

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L’intestino è l’organo deputato all’assorbimento delle sostanze nutritive che provengono dall’alimentazione. È un tubo della lunghezza di circa 7 metri (ma può variare dai 4 ai 10 metri o anche più) suddiviso in intestino tenue, o piccolo intestino (a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e ileo), e intestino crasso, o grosso intestino.

Quest’ultima parte è formata dal colon destro o ascendente (con l’appendice), dal colon trasverso, dal colon sinistro o discendente, dal sigma e dal retto e proprio questa parte è particolarmente sensibile ad un cancro molto insidioso.

I sintomi del cancro del colon-retto sono: presenza di sangue (di colore rosso chiaro oppure scuro) nelle o sulle feci, modificazione dell’attività intestinale (costipazione o diarrea) senza motivo per più di sei settimane, perdita di peso senza motivo, dolore localizzato all’addome o all’ano, sensazione di svuotamento incompleto dell’intestino dopo l’evacuazione.

Tuttavia, in genere, per una diagnosi precoce del tumore del colon retto non si può far troppo conto sui sintomi, poiché, anche quando il tumore si è già  sviluppato, questi restano il più delle volte sfumati e spesso molto simili a quelli di altre malattie intestinali. Per questo, sintomi precoci, generici e saltuari quali la sensazione di stanchezza (astenia) e la mancanza di appetito rischiano di essere sottovalutati e perfino i sintomi più gravi come l’anemia e la perdita di peso sono spesso attribuiti ad altre condizioni e patologie.

I tumori del colon-retto sono più frequenti nelle persone di età superiore a 50 anni, mentre sono più rari nelle persone più giovani. Il cancro al colon è piuttosto comune, circa 1 persona su 15 (7% della popolazione) lo sviluppa nella vita; è una patologia in alcuni casi mortale, tuttavia con una diagnosi precoce sono alte le possibilità di guarigione.

Tumore del colon, probiotico e broccoli accoppiata vincente

Tumore del colon probiotico e broccoli accoppiata vincente

La terapia del tumore al colon è strettamente dipendente da alcuni fattori, che, a partire dal più importante e determinante, sono: lo stadio della neoplasia maligna (si veda tabella dedicata), la sede della massa tumorale e lo stato di salute generale del paziente (età, presenza di altre patologie, precedenti interventi chirurgici ecc.).

Attualmente, le opzioni terapeutiche a disposizione dei malati di cancro al colon sono la terapia chirurgica, la radioterapia, la chemioterapia e la cosiddetta “terapia mirata”.

Una nuova speranza arriva però nientemeno che dai broccoli: l’alleanza tra broccoli e batteri intestinali potrebbe infatti essere presto l’arma più efficace contro il tumore del colon-retto.

Uno studio condotto presso l’Università di Singapore e pubblicato sulla rivista “Nature Biomedical Engineering” ha mostrato come, da un semplice e innocuo microrganismo presente nell’intestino umano normalmente, sia stato possibile creare batteri intestinali anti-cancro, capaci di fare regredire la malattia e con effetti preventivi sulla crescita del cancro stesso.

Secondo lo studio, coordinato dal dottor Chun-Loong e recentemente pubblicato su Nature Biomedical Engineering, mediante particolari tecniche genetiche, vengono ingegnerizzati i batteri di Escherichia Coli e trasformati in un vero e proprio probiotico. In tal modo i microrganismi sono in grado di attaccare le cellule cancerose del colon-retto direttamente sulla loro superficie cellulare, sulla quale rilasciano un enzima in grado di convertire una sostanza naturalmente presente nelle verdure crucifere – come, ad esempio, i cavoli broccoli – in un potente agente antitumorale capace di uccidere tali cellule. Le cellule normali non vengono attaccate da questa tossina, anzi, ci convivono perfettamente perché non sono in grado di effettuare tale conversione.

Dagli esperimenti finora effettuati è emerso che questa miscela di probiotici ingegnerizzati con l’estratto di broccoli è stata in grado di uccidere il 95% delle cellule tumorali del colon-retto in vitro; mentre in vivo, su alcuni topi di laboratorio, i batteri sono riusciti a ridurre la massa tumorale del 75%.

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